Alta tensione fra Stati Uniti, Israele e Iran. Oltre alle minacce della chiusura dello Stretto di Hormuz, nei giorni scorsi il paese degli Ayatollah ha effettuato dei lanci dimostrativi di missili. Si tratta di due missili balistici a lungo raggio, lanciati nel corso delle esercitazioni navali che si stanno compiendo nel Golfo Persico. A dichiarare attraverso comunicato stampa, il successo del lancio, è stata l’agenzia ufficiale iraniana Irna. Un’altra provocazione dunque, al mondo occidentale che minaccia sanzioni severe per frenare il programma nucleare iraniano. Nel comunicato stampa sono stati anche minuziosamente declinati i numeri delle esercitazioni: sono stati 10 i giorni di esercitazioni militari navali nello Stretto. Il missile lanciato per primo ha avuto una gittata di 200 chilometri (tale da arrivare a colpire Israele o le basi Usa in Medio Oriente). Domenica inoltre era stato testato, sempre con successo, un missile a medio raggio, come aveva dichiarato il vice comandante della Marina iraniana Mahmoud Mousavi all’emittente statale Press Tv. Inoltre sempre nel corso delle esercitazioni militari le forze armate iraniane hanno testato un secondo missile a lungo raggio. Il test riguarda il missile Nour, derivato dal C-802 cinese, il quale ha una gittata di 200 chilometri. La versione provata del Nour è stata migliorata rispetto alla precedente nei sistemi anti-radar. Il portavoce delle manovre navali iraniane, l’ammiraglio Mahmud Mussavi ha precisato il buon esito dei test: «Abbiamo collaudato un missile terra-mare chiamato Qader, che è riuscito con successo a distruggere bersagli predeterminati nel Golfo».
Salvatore Borruto