Lo scorso Febbraio pirati somali sequestravano la nave Savina Caylyn sulla quale erano imbarcati 5 italiani membri dell’ equipaggio. In un primo momento si era diffusa la notizia del pagamento di un riscatto che ,corrisposto in diverse trances , sarebbe ammontato a 11,5 milioni di dollari. La Farnesina ha tenuto subito a precisare che non è stata assolutamente pagata nessuna cifra di danaro e che non è stata adottata nessuna azione militare. Gli ostaggi e la nave sono stati rilasciati solo per opera di lunghe ed estenuanti trattative che sono state seguite nelle ultime fasi dal ministro Giulio Terzi.
fmp