Una giornalista della tv coreana, vestita di nero, ha dato alla sua nazione la triste notizia il presidente Kim Jong-il è deceduto a causa di un infarto durante un viaggio in treno. A 69 anni il leader assoluto coreano il cui governo era durato 17 anni, era stato già male a causa di un ictus nell’estate del 2008, ma si era ripreso molto bene tanto da preparare il passaggio dei poteri a favore del terzogenito Kim Jung-un. Quando alle 12.00 a.m. ora locale si è appresa la dipartita di Kim Jong-il il paese è andato nel panico. Scene di pianto della gente in strada che aveva divinizzato un uomo che era l’ultimo dittatore di stile STALINISTA e che aveva creato attorno a se un alone di mistero e leggenda che lo voleva essere puro e superiore esente dai bisogno corporali comuni negli altri esseri umani e anche campione di golf. Le reazioni internazionali non si sono fatte attendere , la Corea del Sud ha deciso il massimo allarme della forze armate, ed è in costante contatto con l’alleato Statunitense, il Giappone segue con apprensione la situazione e si dice pronto a qualsiasi sviluppo. La Cina è invece amareggiata e partecipe del dolore del popolo nordcoreano ed ha espresso le proprio condoglianze per l’accaduto. Si attende dopo i giorni di lutto nazionale la proclamazione di Kim Jung-un, giovane e moderno, che potrebbe segnare un grosso passo in avanti nelle relazioni interazionali del suo paese.
Fabrizio Pace