Il Governo Monti ha deciso di iniziare delle concertazioni riguardo la riforma del mercato del lavoro. Si tratta di quella norma dello Statuto dei lavoratori che disciplina il reintegro in caso di licenziamento senza giusta causa o giustificato motivo sino dal 1970. Ancora non si è cominciato a discutere che è già scontro aperto tra tutte le parti socio-politiche chiamate in causa e cioè, Governo sindacati e imprese. La leader della CGIL Susanna Camusso promette battaglia e scioperi ad oltranza, la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, invece ritiene che sia un atto di civiltà uniformare le leggi italiane in materia lavorativa, al resto d’Europa. La ministra Fornero sembra essere decisa ad apportare le modifiche necessarie ma teme serie ritorsioni dai sindacati. Non è solo la Cgil che ostacola la riforma ma anche la Cils, tramite il suo leader Raffele Boananni, esprime rammarico e rabbia per una riforma indecente. La manovra fiscale appare a molti recessiva e l’art. sarà un banco di prova importantissimo per il governo Monti.
Fabrizio Pace