Questo è il senso dell’iniziativa assunta in modo congiunto dai due presidenti dei Consigli Provinciali di Novara e Reggio Calabria rispettivamente Lavinia Calabrò e Antonio Eroi. A seguito dell’ultimo incontro a margine dei lavori dell’Assembla UPI svoltasi a Roma dall’incontro di Calabrò ed Eroi è nata una sinergia che simbolicamente unisce l’Italia da Nord a Sud volta a far emergere l’assoluta incostituzionalità del provvedimento “Salva Italia del Governo Monti” mediante il quale si intende trasformare tali enti intermedi senza però seguire il regolare iter costituzionale così come sancito dalla nostra carta dei diritti fondamentali. Esprimo vicinanza ai miei colleghi presidenti dei consigli provinciali sparsi in tutta Italia – dichiara Antonio Eroi – ma, soprattutto rispetto ed ammirazione al Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, che è stato l’unico ad alzare la voce per difendere le province proponendo ricorso alla Corte Costituzionale. Auspico che anche il Governatore della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, pur non essendo della Lega ma del PDL, intenda anteporre alle ragioni politiche l’interesse reale dei territori aggiungendo così anche la sua pesante firma al ricorso già predisposto.
Al Nord come al Sud le Province non sono affatto inutili. Alla Lega va, senza dubbio riconosciuto il merito di mettere da parte la tutela degli interessi delle grandi lobby bancarie, le cui sedi insistono proprio dalle loro parti, per difendere il diritto dei nostri territori provinciali ad essere amministrati e delle nostre popolazioni interessate a veder garantiti un adeguato livello di servizi come quelli fino ad oggi forniti loro anche dalle Province. In Regioni come la Calabria, anche se l’interesse prevalente è quello della povera gente che non ha soldi in banca, vale lo stesso concetto. Per questo insieme con la collega Lavinia Calabrò della Provincia di Novara daremo ampio sostegno alle iniziative che l’UPI vorrà porre in essere. Non possiamo più tollerare da parte di certa stampa e di deputati e senatori nominati di essere considerati “casta” alla stregua degli stessi giornalisti e politici che in pochi anni di “professione” accumulano pensioni milionarie a discapito dei nostri poveri anziani che vivono con circa 500,00 € mensili. Inoltre condividiamo la battaglia portata avanti dall’UPI e dal Presidente Giuseppe Castiglione, ma la sposteremo anche a livello europeo, poiché la stessa Comunità Europea che ci ha quasi “imposto” questo Governo di Tecnici ha ratificato con la firma dello Stato Italiano la “ Carta Europea delle Autonomie Locali” STCE n° 122 firmato a Strasburgo il 15/10/1985. Tutti i Consigli Provinciali proporremo insieme all’AICRRE grazie al Vice Presidente Enrico Verrengia, un ricorso alla Corte Europea di Strasburgo, poiché gli “Enti Locali” liberamente eletti a suffragio universale con voto segreto, non possono essere cancellati con una semplice legge figuriamoci con un decreto legge, che è soltanto l’ennesima manovra finanziaria.
Proponiamo quindi ai colleghi Presidenti dei Consigli Provinciali (eletti due volte: dal popolo e dai colleghi consiglieri) di convocare i rispettivi Consigli Provinciali in una unica data a Piazza Montecitorio, facendo dirigere la seduta al Coordinatore dei Presidenti dott. Bruno Dapei per riconoscere ai nostri concittadini il sacrosanto diritto di essere rappresentati. Inizieremo infine inoltre una raccolta firme dei cittadini, per impedire lo scempio di un doppio incarico di chi già Sindaco di un Comune, malgrado i molteplici problemi e impegni, sia chiamato a svolgere compiti che non gli competono di Consigliere Provinciale e addirittura di Presidente della Provincia.