Altra stagione intensa ed appassionate per la Viola. come sta vivendo Lorenzo Mazzitelli questa sua terza esperienza in Serie B Nazionale: “La vivo come gli altri anni,ma con molte piu’ sicurezze rispetto al passato,è come avere una ferrari :all’inizio è la macchina che domina te,dopo un po’ di anni che la guidi inizi a conoscere la macchina,il suo motore e a governare la sua potenza,cosa voglio significare dunque?il fatto che con l’esperienza le situazioni si riescono a gestire meglio,si capisce di piu’ la psicologia del giocatore,in questo tra l’altro sono agevolato dalla società e dagli stessi giocatori che devo dire essere persone molto per bene ,ma per questo i meriti vanno ascritti a Gaetano che in sede di campagna acquisti bada a contattare giocatori che abbiano uno “stile viola” e la cui educazione ed equilibrio sono i prerequisiti per potere vestire la nostra gloriosa casacca.”. La differenza fra questa Viola e le due versioni precedenti: “ Devo dire che questa squadra è il compendio ideale tra le due precedenti,intese quelle delle ultime due stagioni ovviamente,la squadra che ha disputato il primo campionato di B2 era una squadra ben costruita,ma in fretta e furia per via del fatto che i tempi per fare tornare la viola sul parquet erano quelli,ricordo la vicenda michelon quando ci trovammo dopo due partite senza un play .La squadra dell’anno scorso era invece una squadra di categoria,di ragazzacci per bene,gente che difendeva benissimo,che faceva del gruppo e della quantità la sua forza.Quella di quest’anno è una squadra perefettamente assemblata il roster è ampio ,è piena di qualità ed ha un allenatore che sa bene come difendere e dunque metti nelle mani di Fantozzi e Bolignano una squadra con elementi votati all’attacco che sanno,grazie alle indicazioni dei coach,anche difendere ed ecco che esce la giusta miscela.”. quest’anno il campionato è più difficile dopo la riduzione del numero dei gironi: “Sì ,decisamente piu’ difficile per diversi motivi,non solo per la riduzione dei gironi, intanto perchè molti cestisti che giocavano nella categoria superiore sono dovuti retrocedere in questa serie dal momento che in DNA c’è la regola di avere almeno 5 under,inoltre questo girone è pieno di squadra ambiziose o di grande tradizione ,basti pensare a Rieti e Agrigento, senza tralasciare Martinafranca o Francavilla ,tutte squadre che ambiscono al salto di categoria e che hanno i mezzi per farlo.”. Qualche aneddoto particolare accaduto in questi anni di MAzzitelli team manager nero arancio: “L’anno scorso a qualcuno dei giocatori venne in mente (credo Degregori,era lui il guappo della situazione),in una Campobasso innevata,di farmi uno scherzo trafugandomi la sciarpa,,la mattina la sciarpa ,come per incanto, ricomparì magicamente,questo diede il via ad una serie di goliardie tra me e i giocatori,una delle tante fu quando alla squadra scambiai ,durante l’allenamento,gli indumenti mettendoli nelle diverse borse il risultato fu che i ragazzi dovettero andare a casa chi in pantaloncini,chi in ciabatte,perchè ognuno,in borsa ,aveva qualcosa dell’altro.I giocatori tutto pensarono tranne che fossi stato io…quando si dice non stuzzicare il cane che dorme.Questa goliardia non fece altro che cementare ulteriormente il gruppo e i legami tra società e squadra”. un giocatore che si è espresso al di sopra del suo potenziale in questo trienni e chi non ha reso quanto poteva: “Bè ,secondo me molti si sono espressi al di sotto del loro potenziale,cito Niccolai,Negri,Dalla vecchia,mentre la squadra dell’anno scorso per me ha dato il 110% e quindi tutti si sono espressi al di sopra del loro potenziale,merito di Fantozzi ,ma anche merito loro,per questo li definisco eroici,discorso a parte ,per me,merita Nello Lorenzetti,è uno che con il suo fisico potrebbe tranquillamente giocare in A2 e ritengo che potrà farlo quando riuscirà a trovare continuità,ma dal punto di vista caratteriale Nello è stato un grande cosi’ come tutti gli altri suoi compagni ricordando che un paio di partite sono state decise da lui a fil di sirena.”. Mazzitelli versione radio-cronista. Come è nata questa idea”” 7)Io non avevo mai fatto questa cosa,l’idea nacque prima della trasferta di Bernalda della prima stagione (peraltro vittoriosa),mi chiamarono da Rcinternational chiedendomi di dare qualche break durante la partita,io accettai con esntusiasmo,ricordo che ero molto teso,ero seduto al tavolo delle statistiche con gli amici di Bernalda e al primo collegamento ero anche emozionato,finita la prima stagione Santo (Frascati n.d.r.) mi chiese se avrei potuto farla,e integralmente, anche per la nuova stagione almeno in trasferta visto che ,per rubare una frase ultrà ,ero “sempre presente” ,ma stavolta nelle vesti di dirigente,bè sai,un po’ per amore della viola,un po’ perchè mi rendo conto come un tifoso si sente a casa mentre la sua squadra del cuore gioca in trasferta senza avere un legame diretto,dissi di sì e ad oggi le cose sono molto migliorate,lo faccio con naturalezza ,dico quello che penso e che penserei stando tra il pubblico e la vivo da tifoso cercando di rendere partecipe chi mi ascolta come se fosse sugli spalti, l’evoluzione è stata tale che oggi mi pregio anche di poter annunciare un paio di sponsor durante la radiocronaca che,mossisi a compassione, danno un piccolo incentivo alle mie fatiche perchè ti assicuro che tenere quei ritmi di adrenalina è molto faticoso.