Ieri intorno a mezzogiorno nel piccolo comune casertano di Casapesenna è stato arrestato Michele Zagaria , 53enne latitante dal 1995 e ricercato per associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione, rapina e altri reati ,denominato la primula rossa dei Gomorra. Il capo dei Casalesi si nascondeva al centro del paese cinque metri sotto una villetta dove scorrono tunnel e cunicoli che ne garantivano il soggiorno in stanze blindate e diverse vie di fuga . Durante l’operazione d’arresto il boss camorrista , accortosi delle forze dell’ordine ,ha tentato la fuga ma una delle botole che gli consentiva di passare da un tunnel ad un altro non avrebbe funzionato bloccandolo fatalmente. I poliziotti della squadra mobile di Napoli e di Caserta , dopo averlo braccato hanno dovuto trivellare un muro di cemento armato per accedere alla stanza -rifugio. Il boss si è arreso attirando l’attenzione e temendo di morire soffocato , poiché gli agenti avrebbero tolto l’alimentazione elettrica del rifugio impedendone l’aerazione. Le prime parole che Zagaria avrebbe pronunciato , digrignando i denti , sarebbero state “lo stato ha vinto”. Finisce così , con quest’ultimo arresto l’era del terrore del clan dei Casalesi .
fmp