Il Concerto di Francesco Guccini a Casalecchio di Reno

by Free-Photos from Pixabay

Casalecchio di Reno (Bologna), Unipol Arena, 3 Dicembre 2011, ore 21.10:  Francesco Guccini entra in scena. Diecimila fans che lo attendevano trepidanti applaudono e gridano il suo nome. E’ l’ultima data del tour, iniziato a Varese, del Maestro di Pavana che continua, a 71 anni compiuti, ad incantare le platee composte da generazioni diverse ma tutte accomunate dal grande amore per il cantautore e la sua musica di qualità. Guccini, come sempre, interagisce con il pubblico, racconta storie, aneddoti, si racconta, coinvolge i fans in un dialogo sempre vivo e profondo, legato ai testi delle sue canzoni che da decenni accompagnano le vite quotidiane di chi segue con passione mai sopita il cantautore modenese. Guccini incanta la platea: iniziando da “Canzone per un’amica”, continuando con i più grandi successi,  “Autogrill”, “Farewell”,  “Amerigo”, “Il pensionato”,  “Lettera”, “Vorrei”, “Quattro stracci”, “Il frate”, “Canzone per Piero”, passando per le canzoni che hanno come sfondo l’amata Bologna, dalla storia d’amore di “Eskimo” alla stessa “Bologna”, dedicata alla città emiliana dove ha vissuto,  canzone che non eseguiva da anni ai concerti e che ha riproposto esclusivamente, come da lui stesso confessato ai fans, per la serata a Casalecchio.

Il pubblico segue in adorazione e lo accompagna in ogni strofa, in ogni frase, nota e parola delle canzoni, mentre l’emozione si propaga come un’onda dal palco al parterre fino alle tribune e al più lontano spettatore. Il cantautore è accompagnato mirabilmente dai suoi musicisti: alla chitarra e come seconda voce Juan Carlos “Flaco” Biondini, Ellade Bandini alla batteria e percussioni, Vince Tempera al pianoforte e tastiere, Pierluigi Mingotti al basso, Antonio Marangolo  al  sax e percussioni, Roberto Manuzzi alla fisarmonica, armonica a bocca e tastiere, Louis Formol violoncello e arpa. Non appena Guccini attacca le note di  “Cyrano” il pubblico del parterre, che per tutta la durata del concerto è rimasto docilmente seduto (come vuole il cantautore del resto), balza in piedi e si precipita verso il palco come in un ideale abbraccio. “Dio è morto” e “La locomotiva” cantate tutti insieme chiudono, come sempre, il concerto mentre il Maestro ringrazia e saluta il suo pubblico che già lo attende per la prossima serata. Non sarà, infatti, l’ultimo concerto, come in un primo tempo i fans temevano. Francesco Guccini salirà ancora sul palco per farci rivivere quelle  emozioni sempre intense, sempre uniche e irripetibili che solo lui sa regalare.

Giusy Palamara

banner

Recommended For You

About the Author: Redazione ilMetropolitano

Il Quotidiano d’Approfondimento on line Il Metropolitano.it nato nell’Ottobre del 2010 a Reggio Calabria, città in cui ha la propria sede, dal progetto di un gruppo di amici che vogliono creare una nuova realtà di informazione