Da quanto si è appreso durante le ultime dichiarazioni, Mario Monti non ha lasciato dubbi. La prossima manovra fiscale italiana sarà orientata a “rigore (eliminare gli sprechi), crescita (promuovere lo sviluppo economico) ed equità (distribuire i sacrifici fiscali fra le classe sociali ed in ragione del loro potere contributivo). Come avrebbe già deciso durante il CDM il nuovo governo italiano intende inserire nei provvedimenti già da lunedì le così dette “riforme strutturali”. Si parla della riforma pensionistica e sorgono i primi intoppi con la Cgil e con il PD dato che al segretario Bersani non è pienamente convinto su alcuni punti della materia. Questo fermento politico si ripercuote positivamente sull’opinione dei partner internazionali, che guardano con fiducia alle promesse del premier italiano, ed sui mercati che rappresentano la percezione collettiva sull’operato dei singoli paesi . Quest’ultimo non avrebbe mai tenuto in considerazione l’ipotesi di un aiuto del FMI (voce che circolava qualche giorno addietro) e ha dato la precedenza all’obiettivo del rientro del debito pubblico con scadenza 2013.
FMP
