R.M., trentaseienne di Pescara, è stata trovata morta la sera del giorno del Ringraziamento nel suo appartamento a New York, nel quartiere di East Harlem. La ragazza è stata uccisa con tre pugnalate, due al petto e una alla gola. La polizia di New York indaga, e secondo quanto riferito da G.M., cugino della vittima, il New York Police Department sarebbe già in possesso di un identikit che sarebbe quello dell’ultima persona vista insieme a R.. Infatti, pare che una vicina di casa della vittima l’abbia vista parlare con un ragazzo, probabilmente di origine brasiliana. Dalle dichiarazioni rilasciate dal cugino, l’ipotesi più attendibile è che ad uccidere R. sia stato un tossicodipendente a caccia di soldi. Per il momento ci sono solo ipotesi su quanto accaduto a R. la sera del giorno del ringraziamento, infatti le indagini della polizia non escludo nessuna tesi. Secondo quanto dichiarato dal NYPD, R.M. è la prima italiana che viene uccisa a New York in più di vent’anni. L’autopsia sul corpo della trentaseienne è stata eseguita e la salma potrebbe essere restituita alla famiglia già in questi giorni in modo tale da poterla rimpatriare la prossima settimana. Il fratello della vittima, G.M., ha dichiarato che sua sorella è stata uccisa dal suo stesso sogno, il sogno americano. La ragazza viveva da cinque anni nella grande mela, dove studiava all’Hunter College e si sarebbe laureata il prossimo anno.
I.M.