Degli elicotteri della Nato provenienti dall’Afghanistan hanno colpito nella nottata di venerdì una postazione di soldati pachistani uccidendone 25. L’attacco è stato portato a una postazione situata lungo il confine, nel distretto di Baizai, nella regione tribale di Mohmand. A denunciare l’accaduto sono state le autorità pachistane, riportando il numero delle vittime ufficiale, che come già accennato in apertura, sono state 25. Da Kabul l’alto comando della missione Nato, ha subito precisato che: «C’è stato un incidente sul lato pachistano della frontiera su cui si stanno raccogliendo informazioni». Immediata la reazione pachistana, che come ritorsione immediata (legittima aggiungiamo noi) ha deciso di bloccare i rifornimenti alla Nato in Afghanistan attraverso il passo Khyber, che collega il paese al Pakistan. Inoltre il governatore della provincia nord-occidentale pakistana di Khyber Pakhtunkhwa, Masood Kausar, ha affermato che: «Questi attacchi lungo la frontiera sono inaccettabili e intollerabili; porterò la questione al più alto livello e ordinando un’inchiesta approfondita». Non è la prima volta che accadono episodi di questo genere lungo la frontiera fra Afghanistan e Pakistan. Il governo pachistano ha denunciato più volte le incursioni di droni americani che mietono parecchie vittime, anche fra la popolazione inerme. Sede di moltissime postazioni di Al Qaeda, la zona risulta difficile da controllare, e spesso si incombe in errori madornali come quello avvenuto. Già nel settembre del 2010 un episodio molto simile aveva portato alla chiusura delle frontiere da parte del Pakistan. Questo nuovo incidente non fa che acuire i contrasti fra i due paesi, i cui rapporti da tempo non sono più idilliaci.
Salvatore Borruto