In una regione come la nostra, così martoriata dalla piaga del crimine organizzato, tanti cronisti delle nostre maggiori testate giornalistiche sono oggetto di minacce e intimidazioni. Tanti, troppi giornalisti dediti soltanto al loro lavoro ed alla ricerca della verità, rischiano la propria incolumità giorno dopo giorno cercando il modo di creare un mondo migliore dove vivere. A loro ed a tutti coloro i quali si impegnano per una società migliore va espresso sostegno e appoggio.
Proprio in questo senso, l’unione nazionale cronisti, in una nota, esprime la sua ”solidarieta’ ai cronisti minacciati, Pietro Comito, di Calabria Ora, e Nicola Lopreiato della Gazzetta del Sud, così come emerge dai dieci provvedimenti di fermo emessi dalla Dda di Catanzaro nei confronti di presunti affiliati ad una famiglia del catanzarese”. ”A Lopreiato – prosegue il comunicato dell’Unci – furono spedite lettere di minacce, mentre a Comito fu fatta una telefonata minatoria.
L’Unione Cronisti ringrazia investigatori e magistrati per avere individuato i responsabili delle minacce ai colleghi che avevano lo scopo di impedire un’informazione libera e completa su quanto accade in Calabria”.
Danilo Santoro