E’ ricominciata la stagione della Scuola Basket Viola. Il resoconto dello scorso anno ed i propositi di questa stagione per il responsabile tecnico Pasquale Iracà: “La stagione 2010-11 è stata ricca di soddisfazioni oltre le più rosee previsioni. Sia per risultati sportivi (vinti i titoli regionali under 17 e under 15 e conquistata la storica promozione in C regionale) che per coinvolgimento (200 ragazzi frequentanti, la più consistente scuola di basket calabrese). Questo dà nuove motivazioni e carica di responsabilità per questa nuova stagione. L’impegno della società e del presidente Muscolino è notevole e ci ha consentito di fare un ulteriore passo in avanti a livello tecnico/organizzativo. I numeri di questo inizio anno (cresciuti ulteriormente) ci danno conferma della bontà del lavoro svolto la stagione scorsa.”. Dove e come si può migliorare: “C’è ancora tanto da fare soprattutto sul piano qualitativo ma quello non dipende solo da noi ma dal movimento basket e dalla società in generale che sta vivendo un periodo di grande crisi. Servono risorse importanti per poter alzare il livello qualitativo di un settore giovanile, noi abbiamo raggiunto un buon equilibrio rispetto a quanto offerto dal territorio. Servono interventi importanti a livello di reclutamento dei giocatori per avvicinare alla pallacanestro un numero maggiore di ragazzi per poter selezionare i migliori. Allo stesso tempo dobbiamo impegnarci per far si che crescano le occasioni di confronto soprattutto con realtà migliori delle nostre. Anche in questo caso servono risorse ma come Viola siamo consapevoli del nostro ruolo di riferimento per il territorio e ci stiamo impegnando in tal senso.” Un commento sul rinnovo del parco istruttori: “Abbiamo ristrutturato il settore minibasket affidando maggiori responsabilità ad Adele Sergi ed un maggior coinvolgimento di Maurizio Maio e Daniele Mallamo e dopo un mese di attività si iniziano a vedere i frutti del lavoro. Siamo presenti in tutte le categorie con gruppi sempre più corposi (oltre 200 i frequentanti), cosa che lo scorso anno non è stata possibile e siamo riusciti ad avere maggiore qualità di lavoro grazie alla presenza di due istruttori sul campo per ogni gruppo. Carlo Sant’Ambrogio e Larissa Smorto cureranno gli under 13 e gli under 14, Pasquale Motta e Basilio Longo gli under 15, Seby D’Agostino e Peppe Polimeni gli under 17 B e gli under 19. I settori giovanili sono il futuro del basket italiano. Con il gruppo under 17, allenato da me e Pasquale Motta, disputeremo anche il difficile campionato di C regionale. Fondamentale sarà la figura del preparatore fisico ricoperta da Michael Polimeni, ragazzo cresciuto nella famiglia Viola e che sta bruciando le tappe per diventare un riferimento importante per la crescita dei nostri ragazzi. A livello organizzativo Bruno Calarco è il nuovo dirigente responsabile che coordinerà il lavoro dei numerosi dirigenti che collaborano con la scuola basket. La figura del dirigente è fondamentale all’interno della struttura: rappresenta il biglietto da visita della società nei confronti dei ragazzi, delle loro famiglie e di quanti si rapporteranno con la società durante la quotidiana attività. A Mimmo Cuzzola, Antonio Iero, Carlo Malara, Peppe Malara, Nino Ripepi, Michele Stellato, Maria Veccia, Davide Zaccuri, il delicato compito di ricoprire questo ruolo. La segreteria organizzativa è stata affidata alle sapienti cure di Cristina Morante.”. Il futuro della pallacanestro è nei giovani: “E’ la strada da seguire senza dubbio. In questo particolare momento di crisi generalizzata servirebbero delle scelte coraggiose, soprattutto in ambienti federali, tralasciando l’illusione di un ritorno economico o di altra natura a breve termine ed indirizzando tutte le energie per costruire un sistema in grado di auto sostenersi. Il mondo sportivo vive di meccanismi propri, particolari. Chi si avvicina al mondo del basket lo fa fondamentalmente per avere un ritorno mediatico, economico o emozionale. Oggi il ritorno economico è praticamente inesistente, quello mediatico è molto volatile, resta quello emozionale che però da solo non è sufficiente a dar vita a strutture professionalmente adeguate, per questo oggi è molto difficile fare pallacanestro con i giovani pur rimanendo l’unica strada percorribile per il futuro del movimento. Questo la Viola lo sa molto bene e sta provando a costruire qualcosa d’importante passando attraverso l’impegno nel lavoro quotidiano con i giovani.