Sale altissima la tensione fra Israele e l’Iran. Il motivo della questione è sempre il nucleare di Teheran. Secondo Shimon Peres, l’opzione militare è molto più vicina di quanto non si pensi, rispetto alla via diplomatica. Dichiarazioni che lasciano sullo sfondo l’ipotesi di un possibile intervento armato contro la terra araba, da anni non allineata ai voleri dell’occidente. Shimon Peres si è affrettato a chiarire che l’eventuale intervento non sarà un fatto unilaterale israeliano, ma avrà altri alleati che si uniranno alla possibile causa. Inoltre ha voluto aggiungere durante la lunga intervista alla tv israeliana, che: «I servizi di sicurezza di tutti i Paesi comprendono che il tempo stringe e di conseguenza avvertono i rispettivi dirigenti. A quanto pare l’Iran si avvicina alle armi nucleari. Nel tempo che resta dobbiamo esigere dai Paesi al mondo di agire, e dire loro che devono rispettare gli impegni che hanno assunto, e far fronte alle loro responsabilità: sia che si tratti di sanzioni severe sia che si tratti di una operazione militare». Secondo alcune indiscrezioni filtrate nei giorni scorsi, sembrerebbe davvero dietro l’angolo una possibile azione unilaterale israeliana nei confronti dell’Iran. Sarebbe davvero una forzatura clamorosa, che in questo periodo di crisi drammatica, porterebbe a sciupare risorse destinabili ad altro, e inoltre innescherebbe una pericolosa nuova guerra crociata contro l’Islam, mettendo totalmente in secondo piano la causa scatenante, cioè il nucleare di Teheran.