È un sabato da leoni per gli appassionati di calcio, si vedono, infatti, i primi scontri diretti per la lotta scudetto; si affrontano alle diciotto Roma e Milan, match a sprazzi intenso ma ricco di grinta calcistica; ad aggiudicarsi i tre punti sono i ragazzi di mister Allegri grazie a un Ibrahimovic in più che sembra aver smaltito completamente il suo solito mal di pancia, doppietta per lui. Il terzo gol è di Nesta che con un terzo tempo perfetto insacca la palla in rete. I giallorossi pensano troppo al possesso, senza finalizzare le diverse azioni create; non è un caso che la rete di Burdisso, arriva su calcio piazzato. Il secondo gol, che accende l’incontro, anche se per poco, è di Bojan. Brutte notizie per Cassano che dopo l’atterraggio ha accusato un malessere, e tuttora si trova ricoverato nell’ospedale di Milano; ha difficoltà a parlare e a muoversi ma la prognosi rimane riservata.
L’altro incontro delle 18:00 mette in chiaro una cosa: il Napoli non è in grado di affrontare un match attuando anche un piccolo turn over; perde, infatti, con il Catania, dopo essere passato in vantaggio con Cavani, che sembra aver ritrovato fiducia in se stesso. Le reti dei rosso blu portano la firma di Marchese e Bergessio. Il posticipo è da paura; l’Inter, ormai da tempo sul lato destro della classifica, perde in casa con la squadra più in forma del campionato, la Juventus di mister Conte. Le due squadre viaggiano su livelli differenti, la Juventus macina chilometri mentre l’Inter non ha continuità nelle azioni offensive. Vucinic segna nelle occasioni importanti e lo fa sfruttando una ribattuta della difesa nerazzurra, pareggia Maicon (out un mese per uno stiramento alla coscia destra) con un gran tiro e chiude il match Marchisio che con l’Inter si esalta. Sbaglia un gol clamoroso Alex Del Piero nei suoi soliti sette minuti finali. “portaci, portaci, portaci in Europa” cantano i tifosi del Siena a mister Sannino che dopo aver preparato al meglio l’incontro, mette in campo undici leoni che stendono letteralmente il Chievo per quattro a uno. Per la squadra di casa segnano: una doppietta Destro, che rischia di infortunare Sannino nell’esultanza, una punizione magistrale D’Agostino e Calaiò. Il gol della bandiera per il Chievo lo segna Moscardelli Termina uno a uno la sfida salvezza tra Lecce e Novara; le due squadre si affrontano a viso scoperto creando diverse azioni da gol; passa in vantaggio il Lecce con Strasser e pareggia Rigoni ancora su calcio di rigore, il terzo per lui.
Giampaolo esonerato a fine gara! Per ben due volte Giampaolo viene esonerato dopo aver affrontato mister Colomba, la prima quando allenava il Siena che perse due a uno contro il Bologna e adesso dopo aver perso due a zero fuori casa contro il Parma. Segnano per i gialloblù i due centrali di difesa Paletta, idolo dei tifosi parmensi, e Lucarelli. Adesso Igor Campedelli provvederà a un sostituto che possa risanare la situazione. L’Udinese continua a vincere in casa anche contro il Palermo che affidandosi a Miccoli dal primo minuto non riesce a pungere in avanti. Si divora di tutto la squadra di casa dopo essere passata in vantaggio con il solito Di Natale; si sveglia nel finale la squadra rosanera senza però riuscire a insaccare la palla in rete. Bene anche la Fiorentina in casa contro il Genoa di Malesani. Segna il suo primo gol in maglia viola Lazzari, la partita termina uno a zero, anche se, nel finale il Genoa, rischia diverse volte di agguantare il pari con Jorquera. Parte bene l’Atalanta di Colantuno in casa del Bologna portandosi in vantaggio con Denis, ma i rossoblù non mollano e con grinta e tanta voglia di far propri i tre punti ribaltano il match vincendo per tre a uno con le reti di Di Vaio, su calcio di rigore, Ramirez e Loria. Inizia la risalita per i ragazzi di mister Pioli. Una grande Lazio, sempre più in forma, batte con un tre a zero secco il Cagliari di Ficcadenti. Segna un gran gol Lulic con un tiro a giro, Klose tanto per cambiare fa il due a zero e allo scadere Rocchi fa il suo centesimo gol in serie A. Lazio a un punto dalla vetta.
Giuseppe Foti