Chiusura col botto per la dismissione del patrimonio edilizio

Il Sindaco Arena con l’Assessore al patrimonio, Walter Curatola, accompagnati dal dirigente al ramo Emilio ed alle finanze Cuzzola, avevano già comunicato alla stampa ed alla città i considerevoli numeri relativi alla vendita delle case di edilizia popolare nella giornata giovedì 27 ottobre, pensando che si trattasse di dati definitivi. Ma sabato arriva la sorpresa, con ulteriore impennata delle vendite: altre 380 caparre sono giunte sul conto corrente postale della Reges, accuratamente predisposto, che portano da 1194 a 1575 il numero di cittadini che hanno voluto aderire all’iniziativa, promuovendo a pieni voti, dunque, l’azione amministrativa di Arena e Curatola che sin dall’inizio si sono detti certi della bontà dell’intervento. Il bando era scaduto il 24 ottobre e la tardività dell’arrivo delle ultime caparre è stata causata dai tempi di trasferimento delle somme, tramite Poste Italiane S.p.a., e quindi pienamente rientranti nei termini. “Un evento che ha dell’incredibile – sono state le parole dell’Assessore Curatola – che ci stupisce e ci inorgoglisce ulteriormente perché ci da la certezza di aver agito con perspicacia, interpretando e trasformando in azione le esigenze dei cittadini. Basti pensare che il novanta per cento degli aventi diritto ha voluto comprare la casa nella quale vive. La cifra mi porta a ritenere che si trattasse, allora, di una vera e propria necessità quella di divenire proprietari degli immobili, che acquisteranno così un nuovo valore, grazie alla gestione privata, e porteranno un incremento alle casse del Comune che va oltre quello sperato. Un vero e proprio servizio quello che siamo riusciti a fornire ai cittadini dando nuovo impulso alla lungimiranza del Governatore Scopelliti che, nelle vesti di Sindaco della città, lanciò l’iniziativa nel 2009. Oltre alla vendita degli alloggi un ulteriore importante risultato è stato quello di aver recuperato 500 mila euro di canoni arretrati che rimpinguano ulteriormente le casse comunali. Il dato finale? Passiamo dai 26 milioni e 600 mila euro agli oltre 35 milioni per questa prima fase del progetto. Credo non ci sia altro da aggiungere: i numeri parlano da soli e spero che vengano letti a chiare cifre da parte di alcuni esponenti di sinistra che, noncuranti dei dati e della schiacciante realtà, continuano a dar vita a sterili polemiche, che non tengono conto delle cifre da capogiro che l’operazione ha regalato alle finanze municipali e, soprattutto, non considerano che l’Amministrazione comunale è riuscita ad interpretare ed a rispondere a quella che si è rivelata una vera e propria esigenza dei cittadini fornendo un vero e proprio servizio alla comunità. Già in settimana procederemo a concludere il primo atto di vendita e proseguiremo le nostre attività secondo la tabella di marcia stabilita, confortati, ed ancor più motivati, dalla certezza di aver agito risolvendo concretamente le necessità dei cittadini”.

Fe.Mor

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