L’italoamericano Leon Panetta è da oggi il 23esimo segretario alla Difesa, in sostituzione di Robert Gates, dopo un voto di conferma del Senato, avvenuto con un raro voto unanime, 100 a zero. Panetta lascia così la guida della Cia, dopo il grande successo per il ruolo compiuto dalla Central Intellgence Agency nella caccia al covo di Bin Landen, al generale David Petraeus, fino a ieri comandante delle truppe isaf in Afghanistan. Il nuovo capo del Pentagono, dovrà subito affrontare importanti questioni: come il processo di tagli alla difesa, cominciato dal suo predecessore e fortemente voluto da Obama, di 400 miliardi di dollari di riduzioni dal bilancio e la supervisione del ritiro programmato di tutte le forze americane dall’Iraq entro la fine dell’anno, anche se la violenza in aumento nella ”terra dei due fiumi” (14 persone uccise, appartenenti al personale degli Stati Uniti) ha suscitato molti interrogativi nel paese. Panetta già il mese scorso aveva avanzato le sue preoccupazioni al Congresso americano, chiedendo di allungare la permanenza delle truppe americane in Iraq oltre la fine del 2011, termine ultimo per il loro ritiro, sottolineando la necessità di cementare una relazione strategica con il governo iracheno ” è nell’interesse degli Stati Uniti aiutare l’Iraq a realizzare il suo potenziale per diventare una democrazia stabile in una regione di vitale importanza nel mondo”. Intanto in un editoriale sul Wall Strret Journal, l’ex segretario alla difesa Donald H. Rumsfeld ha avvertito che sarebbe un “grave errore” per Panetta, aderire pienamente alla proposta di Obama di ritagliarsi 400 miliardi dollari dal bilancio della difesa: ” Centinaia di miliardi non possono essere tagliati senza compromettere la nostra sicurezza”. Panetta, laureato in scienze politiche e legge, nato il 28 giugno 1938 a Monterey in California, da immigrati di Siderno in Calabria che gestivano un ristorante, è attualmente l’italoamericano in posizione più elevata nel governo Usa ma non di tutti i tempi, onore che spetta all’ex presidente della Camera Nancy Pelosi, terza carica dello stato.