Nella mattina di domenica, nella frazione di San Giovanni di Baiano, piccolo centro vicino a Spoleto, in provincia di Perugia, è stato rinvenuto il corpo senza vita di un uomo di 83 anni. L’uomo, riverso a terra con una ferita di arma da fuoco sulla nuca, veniva ritrovato nella sua abitazione dalla nipote dello stesso. In un primo momento gli inquirenti prendevano in considerazione l’ipotesi del suicidio, ma l’assenza dell’arma da fuoco sul luogo della morte non poteva che portare a un delitto. La vicenda sembrava conclusa qui e le indagini iniziano a scandagliare i diversi scenari possibili, quando il ritrovamento di un altro cadavere in serata ha cambiato le carte in tavola. L’uomo di 50 anni, infatti, ritrovato morto anch’esso per un colpo di arma da fuoco, era l’ex genero dell’ ottantatrenne, ex marito della figlia di quest’ultimo. Gli investigatori stanno indagando per risolvere i molti dubbi che contornano il tragico evento anche se l’ipotesi più accreditata sembrerebbe quella dell’omicidio- suicidio. Tale ipotesi sembrerebbe rafforzata dalla circostanza che l’arma usata per i due omicidi sarebbe la medesima, una calibro 7,65 di proprietà dell’imprenditore cinquantenne, regolarmente denunciata. Ancora oscuro il movente, ma gli inquirenti sono orientati a ritenere che tra i due vi fossero contrasti legati a motivi economici o che il genero provasse ancora molto risentimento per la sua ex moglie e per la sua famiglia tanto da arrivare a compiere l’insano gesto. Sembrerebbe assodato, intanto, che tra vittima e genero, che vivevano nella stessa palazzina ma in appartamenti diversi, esistessero da tempo dissapori. La conferma definitiva dell’ipotesi investigativa più accreditata quella dell’omicidio suicidio, potrà arrivare solo a seguito degli esami medico-legali e balistici
Cristina Cimino