La Viola mantiene l’imbattibilità interna contro un avversario importante come il Pescara. La formazione neroarancio continua ad essere imbattuta in riva allo stretto grazie al successo di domenica scorsa con il Pescara dopo una gara che presentava tante insidie ma che i ragazzi del presidente Muscolino hanno interpretato al meglio. I neroarancio continuano ad esprimersi a ritmi alti soprattutto in attacco dove giocano una pallacanestro dalla grande esecuzione offensiva. Ed, anche domenica, hanno chiuso presto i giochi ed hanno gestito il vantaggio ampio già accumulato nel primo quarto fino alla fine. soddisfatto a fine gara coach Fantozzi che analizza così il match con gli abruzzesi: “Siamo partiti forti ma proprio per questo abbiamo rischiato dei cali di concetrazioni che avrebbero potuto metterci in difficoltà.
La squadra ha cominciato bene l gara ma ho cercato sempre di tenere alto il livello di intensità perché Pescara è una formazione dalla propensione offensiva che non va messa in ritmo. Continuiamo il nostro processo di crescita anche se, adesso, ci aspettano impegni un po’ più difficili.”. Intanto, ha finalmente esordito Cappanni: “Christian è un giocatore che sicuramente ci può dare una grossa mano. Contro Pescara ha messo minuti nelle gambe e sono convinto che il suo impatto fisico si farà sentire su due lati del campo a partire da domenica prossima quando dovremo affrontare un centro del calibro di Storchi.”
Questa versione della Viola, comunque, dà l’impressione di poterne realizzare sempre un canestro in più rispetto agli avversari: “obiettivamente siamo una squadra che ha tanti punti nelle mani ma fino a questo momento, abbiamo affrontato squadre di medio classifica. Aspetto test più difficile che possano veramente farci capire il nostro livello di consistenza. Non nascondo che sono soddisfatto dei progressi fatti fino ad oggi nonostante le tante difficoltà incontrate ma sappiamo che è ancora lunga la strada da percorrere e che dobbiamo lavorare con tanto impegno e professionalità”.
Infine, una soddisfazione personale per il coach neroarancio; lo sapete perché Kobe Bryant ha scelto il numero otto nei primi anni della sua carriera NBA ed è diventato un grande giocatore di pallacanestro? Perché un certo Alessandro Fantozzi, playmaker di Livorno e successivamente di Roma e della Nazionale, ha fatto appassionare allo sport con la palla a spicchi il figlio di Jelly Bean: “E’ un motivo di grande orgoglio questa affermazione del più grande giocatore del mondo. Sono contento che sia stato preso come punto di riferimento da un grande atleta che la pallacanestro italiana ha avuto l’onore di veder crescere mentre il padre Joe regalava spettacolo sui parquet di tutta Italia.” Fra i quali, la sua Reggio Calabria.