Ritrovato il cadavere della ragazza americana scomparsa

Ultimamente le vicende italiane di cronaca nera sembrano destinate ad avere un’eco anche oltre oceano. E’ di nazionalità americana, infatti, la ragazza di 23 anni scomparsa domenica pomeriggio, il cui cadavere purtroppo è stato ritrovato ieri mattina. Di Allison Owens, questo il nome della ventenne di Powell nell’Ohio, arrivata in Italia solo la settimana scorsa, per lavorare come guida turistica, si erano perse le tracce domenica, quando la stessa era uscita per fare jogging vicino casa, nel Valdarno Aretino, dove era ospite di alcuni amici. Questi, allarmati per il mancato rientro di Allison – che non parlava neppure una parola di italiano ed era uscita di casa vestita da jogging con maglietta e pantaloncini, senza documenti – hanno dato un primo allarme domenica sera ed hanno formalmente sporto denuncia lunedì mattina. A far venire meno la  speranza di ritrovare Allison viva, il ritrovamento del cadavere, nella mattinata di ieri, ad opera di una signora, incuriosita dalla presenza di una scarpa da ginnastica sul ciglio della strada. Lì vicino il corpo, con indosso gli stessi vestiti indossati al momento della scomparsa e senza una scarpa, dentro ad un fossato di circa mezzo metro che corre lungo la statale 69, che da San Giovanni porta a Montevarchi, dalla quale è separato da un guard rail alto circa un metro. Nel punto i cui i carabinieri hanno trovato il corpo non ci sarebbero tracce né di frenate né di sangue. Al momento è oscura la dinamica della morte della ragazza. Tutto è ancora da stabilire, maggiori chiarimenti si avranno con l’autopsia, anche se la giovane, secondo i militari, sarebbe morta per un “impatto violentissimo”, forse mentre stava attraversando la strada. Varie le ipotesi su cui lavorano i carabinieri: la principale, ad ora, è quella di un pirata della strada che avrebbe travolto la ragazza. Stando a quanto ricostruito dai Carabinieri, l’auto che avrebbe investito la ragazza andava in direzione San Giovanni-Valdarno e nelle ore pomeridiane (l’incidente dalle testimonianze raccolte sarebbe avvenuto tra le 17,30 e le 18) avrebbe avuto il sole contro. Un mix tra velocità e visibilità compromessa dal riverbero del sole potrebbero essere quindi all’origine del tragico, violentissimo, impatto che ha fatto sbalzare via Allison, alta un metro e 62, di corporatura media, dieci metri più avanti, oltre il guard rail, oltre un muretto di contenimento. Tale ipotesi sarebbe suffragata dalle testimonianze di due persone che avrebbero sentito una frenata ed un urlo in un’orario compatibile con quello del presunto incidente. Seppur probabile quindi che Allison sia morta tra le 17 e 20 e le 18,00 mentre tornava a casa a circa un chilometro di distanza, gli investigatori al momento non escludono altre possibilità. Sembra certo intanto dai primi accertamenti che il corpo sia rimasto in acqua circa 60 ore. Il triste compito di identificazione del corpo è spettato al fidanzato di Allison, un giovane un ragazzo con doppia cittadinanza Usa e tedesca e che lavora a Milano, giunto in Toscana nella notte tra lunedì e martedì. La madre, intanto, partita dagli Stati Uniti per partecipare alle ricerche della figlia, appena atterrata in Italia ha appreso la tragica notizia

Cristina Cimino

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