Il ddl sulle intercettazioni , promosso dalla Presidente della Commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno, è stato ritoccato con un emendamento di Manlio Contento. La lieve modifica prevederebbe il carcere da sei mesi a tre anni per chi pubblica le intercettazioni irrilevanti durante la fase dell’udienza – filtro del processo. L’emendamento dopo aver superato il giudizio del comitato dei nove della Commissione Giustizia adesso dovrà essere votato in aula. La Bongiorno ha reso pubblico che si dimetterà dalla sua carica istituzionale e abbandonerà anche il progetto, del quale era relatore, riguardo le intercettazioni. L’avvocato in completo disaccordo con l’emendamento che ha modificato quella che era la sua proposta iniziale, discussa a suo tempo ampiamente con l’allora Ministro Angelino Alfano. Le opposizioni colgono al volo l’occasione per “urlare” il loro disappunto e far notare come non si può avere un dialogo costruttivo con questo governo prepotente. Enrico Costa ha così preso il posto della dimissionaria Bongiorno ed ha subito puntualizzato spiegando che le sanzioni colpiranno gli editori dei giornali e non i giornalisti. Il nuovo Presidente della Commissione Giustizia si auspica che ci sia presto, anche una proposta dall’opposizione, che venga accorparla per perfezionare eventualmente l’emendamento ed ottenere un più vasto consenso sociale. Maggioranza ed opposizione si trovano invece facilmente in accordo per quel che riguarda la regolamentazione dei Blog (le pagine web personali) paragonabili in alcuni casi a semplici siti web. Non esiterà, per queste forme di espressione del libero pensiero in rete, l’obbligo di rettifica dei contenuti pubblicati. Tale obbligo sarà invece richiesto, con rettifica pubblicata entro le 48 ore, per le testate giornalistiche on line regolarmente registrate.
FMP