Questa settimana ci occupiamo delle vicende del marchio industriale Piaggio, che ha attraversato la storia economica italiana con attività afferenti diversi settori. Nel 1884 Rinaldo Piaggio (1864 – 1938) costituiva a Sestri Ponente, alla periferia di Genova, un’azienda che in breve diventerà la più importante industria di arredamenti navali d’Italia. Rinaldo è figlio di Enrico Piaggio, che dirige già un’avviata segheria, per cui il figlio Rinaldo utilizzerà l’ebanisteria dell’azienda di famiglia per arredare le più belle navi dell’epoca. La seconda fase della storia industriale Piaggio vede l’impegno dell’azienda nel settore delle costruzioni ferroviarie: nel 1920 verrà realizzato il treno reale. Nel 1917 Piaggio entra ufficialmente nel settore aeronautico, complice la situazione determinatasi con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, acquistando un’azienda aeronautica a Pisa, in Toscana. Verranno realizzati alcuni modelli che presentavano soluzioni tecniche interessanti: il monoplano da caccia P2, l’idroplano da corsa P7 ed il quadrimotore P108. Nel 1924 si localizza a Pontedera, dove acquista lo stabilimento delle Costruzioni Meccaniche Nazionali, una piccola azienda. Comincia subito la produzione di motori aeronautici, su licenza della Gnome et Rone. Nel periodo del Fascismo Piaggio si afferma anche nei territori d’oltremare, con le Officine Meccaniche Africa Orientale, che si occupano di riparazioni e costruzioni aeronautiche. La Piaggio, in questo periodo, ha i propri stabilimenti a Sestri Ponente, Finalmarina, Pisa e Pontedera, ma possiede e amministra aziende forestali nella Maremma (Montalto di Castro, Santa Barbara, Sant’Agostino) e nell’agro romano (Sezze Romano). Si tratta di unità produttive funzionali alla fornitura di carbone e alla produzione del legname necessario per le costruzioni ferroviarie. Ma il marchio Piaggio è legato, come tutti sappiamo, alla “Vespa”, ossia a quello scooter che, all’indomani della fine della Seconda Guerra Mondiale, consentirà di soddisfare le prime esigenze di mobilità degli italiani. La Vespa sarà anche un fenomeno sociale, a cominciare dal film “Vacanze romane”, agli slogan pubblicitari anni ’70, tipo “Chi Vespa mangia le mele”. Sul piano degli assetti strutturali, alla fine degli anni ’60 Piaggio è guidata dal Dottore Umberto Agnelli, il fratello dell’Avvocato che, a metà degli anni ’90, aveva passato il testimone al figlio Giovanni Alberto (19 Aprile 1964 – 13 Dicembre 1997), prematuramente scomparso a soli 33 anni per una rara malattia.
Prof. Giuseppe Cantarella