Visitando una mostra all’Eur (Roma), il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha detto che: “ E’ indispensabile l’impegno comune per far fronte alla difficile situazione economica e finanziaria.
Occorre un pacchetto, un insieme di misure. Sento parlare di un piano pluriennale, una piattaforma meditata per un rilancio della crescita che nasca da consultazioni ampie.”
L’Italia secondo l’opinione di Napolitano e non solo, dispone potenzialmente di grandi energie, che dovrebbero essere sfruttate per poter superare questa fase molto critica sia per il nostro Paese che per l’Europa intera. La mobilitazione sarebbe opportuno che partisse dalle forze politiche e dalle parti sociali che sforzandosi di collaborare, potrebbero essere d’aiuto per risollevare quella che è ormai da tempo, una condizione di resa finanziaria. Se il PIL decresce l’impresa diventa ardua se non impossibile, quindi l’intervento “prodigioso” è indispensabile che avvenga velocemente senza perplessità o indugi di qualsiasi natura.
Teorie e provvedimenti di difficile attuazione a causa della paralisi che colpisce giorno dopo giorno lo scenario Italiano, ma che può con la giusta determinazione e serietà trovare una strada buona per uscire dall’incubo finanziario – economico. Importante se non fondamentale è la ricostruzione di un “cemento nazionale unitario”.