19\09\2011 – Avrebbe ridotto in schiavitù un immigrato ghanese, facendolo lavorare fino a venti ore al giorno e sottoponendolo a maltrattamenti. E’ l’accusa con la quale i carabinieri hanno arrestato in provicncia di Vibo Valentia un imprenditore agricolo. L’arresto è stato fatto dai carabinieri in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Reggio Calabria. I fatti contestati risalgono al periodo tra novembre 2009 e gennaio 2010. L’accusa a carico dell’imprenditore si basa sulle dichiarazioni fatte dal ghanese ai carabinieri di Bari, dove l’immigrato è stato trasferito in seguito alla rivolta degli immigrati avvenuta a Rosarno nel gennaio del 2010. L’immigrato per il suo lavoro avrebbe ricevuto un compenso di venti euro al giorno, con il compito di allevare gli animali, raccogliere gli agrumi e curare il terreno, senza mai beneficiare di un giorno di riposo. Il giovane, inoltre, è stato ospitato in un’abitazione diroccata senza luce, gas e servizi igienici e per lavarsi o prepararsi da mangiare sarebbe stato costretto ad utilizzare l’acqua residua contenuta negli abbeveratoi degli animali allevati nell’azienda.
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About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.