GUBBIO, 4-3-3: Donnarumma, Almici, Caracciolo, Benedetti, Rui (20’ Lunardini); Sandreani, Boisfer, Raggio Garibaldi (1’ st Montefusco); Bazzoffia (26’ Ragatzu), Ciofani, Mendicino. All: Pecchia.
REGGINA, 3-4-1-2: Kovacsik, Cosenza, Emerson, Marino; D’Alessandro, Rizzo (14’ st Ragusa), De Rose, Rizzato; Missiroli; Campagnacci (34’ Castiglia), Bonazzoli (39’ Ceravolo). All: Breda.
ARBITRO: Velotto di Grosseto.
MARCATORI: 34’ Mendicino, 22’ st Campagnacci, 37’, 47’ st Ceravolo.
NOTE: Terreno in buone condizioni. Ammoniti: Raggio Garibaldi, Donnarumma, D’Alessandro, De Rose. Angoli: 9 a 4 per la Reggina. Recupero: 3’ pt, 3’ st.
Una Reggina sciupona nel primo tempo e cinica nella ripresa, riesce a centrare la sua prima vittoria interna in stagione in quel di Gubbio. Partono forte gli amaranto che con Bonazzoli e Campagnacci, fanno vedere i “sorci verdi” a Donnarumma e compagni, però la palla non ne vuole sapere di entrare. Proprio quando il portiere locale sfodera forse la più bella parata del primo tempo, ecco Bonazzoli che si accascia a terra. Si perché successivamente al colpo di testa indirizzato sotto l’incrocio, Caracciolo allarga troppo la sua gamba che finisce la sua corsa sulla fronte di Bonazzoli. Taglio netto procurato dai tacchetti ed il Gigante d’Asola è costretto per qualche minuto a rimanere fermo ai box. Più volte curato dal dott. Favasuli ed il suo staff medico, deve alla fine alzare bandiera bianca nonostante un altro paio di limpide occasioni non finalizzate. Al suo posto entra Ceravolo quando però il risultato è compromesso. Mendicino infatti con un tiro guadagnatosi dal limite dell’area, per una dormita generale della retroguardia amaranto, supera Kovacskic per il 4° gol in altrettante partite subito dalla Reggina.
La ripresa vede il Gubbio contenere e la Reggina ancora un po’ in “bambola” e Breda che però al 14’ dà la svolta azzeccando il cambio. Fuori Rizzo e dentro Ragusa, si passa al 3-4-3 con Missiroli dietro le punte che ora sono Campagnacci, Ceravolo e Ragusa. Il baricentro amaranto si alza in maniera importante, ed al 22’ ecco la manovra di Campagnacci che libera a destra l’accorrente D’Alessandro, finta e cross rasoterra nel cuore dell’area rossoblu; velo di Ceravolo e per Campagnacci è un gioco da ragazzi superare Donnarumma tirando di fatto un “rigore” in movimento. Gli amaranto trovano finalmente il gol in una gara davvero stregata, e trovano inoltre più convinzione schiacciando il Gubbio sempre di più nella propria area. Minuto 37’, Ceravolo prende palla sul fronte offensivo sinistro amaranto, punta l’uomo e converge al centro, e scaglia un tiro angolato che Donnarumma non trattiene; lo stesso Ceravolo va di prepotenza ad insaccare la rete dell’ 1 a 2 che manda in delirio i pochi tifosi reggini accorsi a Gubbio. Sicuramente sul piano difensivo, è netta la dormita della squadra di casa, che ha consentito a Ceravolo da solo di svariare su tutto il fronte d’attacco.
Il Gubbio come un pugile colpito ripetutamente, accusa il colpo in maniera troppo evidente, e lo si capisce quando al penultimo minuto di recupero Kovacsik lancia lungo, Donnarumma sbaglia il tempo dell’uscita ed è ancora Ceravolo a farsi trovare pronto, scavalcando il portiere locale prima con un pallonetto e depositando poi in fondo al sacco, a porta sguarnita.
Una vittoria in rimonta che da sicuramente morale, ed ora tutti al Granillo contro il Pescara di Zeman, vera rivelazione di questo avvio di torneo. Attenzione a Ragusa, ormai del tutto recuperato dal brutto infortunio subito al primo allenamento in ritiro. Si è mosso molto bene in avanti non dando punti di riferimento alla difesa rossoblu. Potrebbe essere un’alternativa interessante, ma occhio anche a Ceravolo. Con la sua caparbietà metterà di certo in difficoltà Breda: 3 gol il 3 partite insieme a Campagnacci la dice già lunga.
Fabrizio Cantarella