Berlusconi interviene al raduno dei giovani del PDL, in quel di Atreju, e puntualizza subito su quanto sta accadendo in questi giorni nella vita politica del paese. Il premier parla della difficoltà di varare una manovra così pesante in così poco tempo e accenna anche alla situazione da accertare che lo vorrebbe vittima da parte di un’estorsione. Non sono mai stato ricattato ho solo aiutato una famiglia di amici che navigava in brutte acque ecco quanto dichiarato alla stampa dal nostro capo del governo. Berlusconi si dice sicuro che il suo esecutivo arriverà a fine legislatura e ride all’ipotesi di un governo tecnico chiesto dai suoi avversari in quanto ritiene che il lavoro svolto proprio per l’emergenza fiscale sia stato impareggiabile . Il presidente si rammarica di non aver potuto fare tutto quello che aveva previsto ad inizio legislatura e ne da la responsabilità alla magistratura, che lo ha rallentato diverse volte, con l’apertura di diversi procedimenti a suoi carico relativi ai vari scandali montati sulle sue vicende personali. Il PDL esce da queste vicende rinforzato e tutti questi confronti sono serviti a definire le linee del partito che com’è giusto ha discusso su temi e problemi molto importanti del nostro paese prima di cercarne una soluzione. Alla fine del suo intervento il premier chiarisce una volta per tutte il suo comportamento con Gheddafi, quel bacio della mano, cavalcato dalla sinistra per tanto tempo , è stato solo una forma di rispetto e non di sottomissione così come si usa nel paese Libico. Una forma di gentilezza che voleva ricambiare l’ospitalità con la quale era stato ricevuto precedentemente in Africa. L’aver chiesto scusa al popolo libico ha fatto cambiare l’opinione riguardo l’Italia a tutti i governi dei paesi Nord-Africani.
Fabrizio Pace
