E’ stata varata ieri la tanto attesa manovra finanziaria dalla quale ci si attende la parità di bilancio entro il 2014. Molte sono le voci introdotte che hanno fatto discutere in questi giorni i membri dell’esecutivo e non poche discussioni sono state sollevate sopratutto dalle opposizioni, ma alla fine la manovra è passata ed è stata firmata dal Capo dello Stato per darle efficacia subito dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dello Stato. Berlusconi si dice tranquillo ed ha dichiarato apertamente di non temere problemi in aula e di essere convito che finirà la legislatura con accanto l’attuale ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Le presunte voci di tensioni sono solo frutto di fantasiose ricostruzioni giornalistiche è umano pensare che si sia discusso così come deve essere per trovare le migliori soluzioni e mettere tutti d’accordo sfruttando l’esperienza e la professionalità di tutti e dando l’impressione a chi aveva gli occhi puntati sull’Italia, che il governo c’è ed è molto coeso. Tanto da varare una manovra cosi importante in una settimana di assiduo lavoro. Molti capi di stato si sono già espressi positivamente riguardo l’iniziativa italiana che se non fosse stata così decisa e tempestiva avrebbe messo a repentaglio l’intero sistema euro. Certo molti saranno i sacrifici a cui sarà chiamato il popolo italiano e questa volta in tutte le sue classi sociali. Tra le novità finalmente scompariranno gli enti sotto i 70 dipendenti, le province sotto i 300.000 abitanti o con superfici minori ai 3000km quadrati saranno eliminate. Nella manovra finanziaria, che qualcuno ha soprannominato ,lacrime e sangue, ci saranno anche lo stop alle promozioni professionali prima della pensione, la diminuzione dei consiglieri regionali da 775 a 610 con conseguente riduzione dello stipendio ed tagli raddoppiati per le indennità parlamentari ,così come proposto da Calderoli. L’opposizione ha commentato con Bersani “manovra Ingiusta e Depressiva” il leader del PD si propone di proporre al più presto emendamenti(Come se non avesse già avuto tempo per discuterli abbondantemente in precedenza). La verità è che tempi duri aspettano i cittadini italiani ma su questa strada l’Italia ne verrà fuori.
Fabrizio Pace