Incessante l’attività di prevenzione e controllo del territorio disposta dal Questore di Reggio Calabria, Dr. Carmelo Casabona ed intensificata in occasione del periodo estivo. Nella tarda mattinata di ieri, personale della Polizia di Stato, in servizio presso l’UPGSP, diretto dal Vice Questore Aggiunto Dott. Giuseppe Pizzonia, collaborato dal Commissario Capo Dott. Giuseppe Giliberti, hanno tratto in arresto per furto aggravato in abitazione due cittadine straniere, in prossimità della centralissima Via Montello.
Alle ore 13,00 la Centrale Operativa allertava le “Volanti” poiché veniva segnalato un tentativo di furto in atto presso un’abitazione. Rapidamente sul posto venivano bloccate due donne, D.L. e la minore S.L. Il richiedente riferiva che pochi minuti prima mentre si trovava all’interno del proprio appartamento, aveva udito rumori provenire dalla porta di ingresso. Insospettitosi dallo strano fruscio che sentiva provenire con insistenza dalla serratura, si avvicinava alla porta e dallo spioncino notava due giovani donne, una delle quali china all’altezza della serratura intenta ad armeggiare con un oggetto, il quale dal rumore che produceva lasciava pensare fosse un oggetto sottile in plastica, mentre l’altra restava accanto osservando la sua complice. Avvedutosi di quanto stava accadendo telefonava al 113: le due donne accortesi di essere state scoperte, si dileguavano. In costante contatto telefonico con l’operatore del “113”, il richiedente si affacciava dal balcone allertando alcuni suoi condomini che presidiavano l’uscita dello stabile onde evitare che le stesse potessero allontanarsi. Dopo alcuni minuti sopraggiungevano le “Volanti” che provvedevano a bloccare le donne: condotte in Questura per gli accertamenti di rito venivano sottoposte a perquisizione da personale UPGSP di sesso femminile. Indosso ad entrambe venivano rinvenute due numerose schede telefoniche. Le schede di ricarica rinvenute, sono spesso utilizzate per disattivare il chiavistello a molla delle serrature, quello che viene disattivato dalla semplice azione della maniglia interna: ciò avviene facendo scivolare la scheda tra i battenti della porta esercitando una pressione su detto chiavistello. L’Operazione è notoriamente utilizzata per l’apertura di porte e portoni le cui serrature non sono state assicurate con le mandate. La minore S.L. risultava pregiudicata per furto in abitazione, ed indagata per porto di oggetti atti ad offendere, rapina e ricettazione. La maggiorenne D.L. risultava pregiudicata per furti in abitazione e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, falsa Attestazione a Pubblico Ufficiale sulla propria identità personale nonché indagata per falsità materiale, falsa attestazione a pubblico ufficiale, evasione, furti in appartamento. Le due protagoniste risultavano quindi abitualmente dedite alla commissione di furti in abitazione. Le due donne sono state poste a disposizione delle A.G. competenti:
- S.L. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Reggio Calabria nella persona del Dottore MACRI’, che ne disponeva: la conduzione presso il Centro di Prima Accoglienza di Catanzaro.
- D. L. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria nella persona della Dottoressa CAMA, in attesa del rito direttissimo.
D.L. a oltre per furto aggravato, veniva denunciata anche per essersi avvalsa per commettere il reato, di minore degli anni diciotto.
Ancora la D.L. , risultava anche destinataria di un provvedimento di rintraccio per notifica emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Torino. Determinante in questa occasione la freddezza del cittadino che ha richiesto l’ausilio della Polizia di Stato e degli abitanti dello stabile che hanno contribuito a fermare le due ragazze ed ad attendere l’arrivo delle “Volanti”.
c.s. – Questura di Reggio Calabria