La vicepresidente della Regione Antonella Stasi e l’assessore regionale all’Ambiente Francesco Pugliano, nell’ambito di un’azione promossa dalla Giunta regionale e coordinata, mirata a garantire la più alta attenzione per una maggiore pulizia del mare e dell’intera costa calabrese durante la stagione estiva, hanno incontrato recentemtne il direttore marittimo della direzione regionale della Capitaneria di Porto di Reggio, capitano Vincenzo De Luca, per fare il punto sull’attività di difesa ambientale marittima e in particolare sullo stato di salute del sistema depurativo delle coste regionali. All’incontro ha partecipato anche il dirigente generale al dipartimento Ambiente Bruno Gualtieri. Durante la riunione è stato presentato uno studio accurato che la Capitaneria di Porto ha effettuato sull’intero litorale regionale con attenzione particolare alle fonti di inquinamento e allo stato di smaltimento dei depuratori. Dall’analisi è scaturita una certa criticità generalizzata ed è stato evidenziato come i problemi di inquinamento delle acque derivino essenzialmente della mancanza di effettivo funzionamento dei sistemi fognario e depurativo. “La Regione – ha affermato la vicepresidente Stasi – ha molto a cuore le sorti del nostro mare e dell’intero sistema depurativo regionale. Eravamo già al corrente di questi dati e delle criticità rilevate dalla Capitaneria di Porto.L’obiettivo che ci siamo posti, in forte sinergia con la stessa Capitaneria, é quello di garantire un controllo costante, con l’arrivo dell’estate, dell’effettivo funzionamento di tutti i depuratori, 24 ore su 24. L’attenzione da parte della Regione è massima in materia di tutela delle acque anche perché c’é la convinzione che attraverso una gestione partecipata dei processi decisionali si riuscirà finalmente a porre fine alle carenze infrastrutturali che il territorio oggi manifesta e si potrà così restituire a tutti i cittadini un ambiente sempre più pulito e all’altezza delle loro aspettative”. Secondo l’assessore Pugliano “la Regione fa fronte comune con la Capitaneria di Porto in questo caso, per fronteggiare il pericolo soprattutto dei fanghi prodotti dai sistemi depurativi che finiscono a inquinare il mare attraverso scarichi senza controllo. Anche l’azione che abbiamo messo in campo oggi fa parte di una strategia più ampia della Regione per mantenere pulite le coste e il nostro mare. In effetti, a partire dal mese di maggio dello scorso, avvio dell’attività dell’esecutivo Scopelliti, l’assessorato all’Ambiente ha da subito fronteggiato la stagione estiva 2010 attraverso la promozione e il finanziamento di piccoli interventi sugli impianti di depurazione per garantirne la funzionalità. All’attività straordinaria si è immediatamente affiancata l’attività ordinaria di programmazione, attraverso incontri specifici con i Comuni e le cinque Autorità di Ambito per conoscere, dapprima, le criticità presenti nel territorio in materia di trattamento delle acque reflue urbane per poi definire, di concerto con il Ministero dell’Ambiente, un programma di interventi finalizzato ad individuare prioritariamente le infrastrutture necessarie a superare i deficit presenti negli agglomerati superiori ai 15.000 abitanti equivalenti oggetto di contenzioso con l’Unione europea. La Regione ha dunque proposto ed approvato nell’assemblea del Consiglio regionale un nuovo modello organizzativo più snello ed efficiente attraverso l’istituzione di un unico Ambito territoriale ottimale regionale per raggiungere finalmente gli obiettivi in materia di tutela delle acque, impegnandosi con tutti i cittadini calabresi”.