L’amo d’Oro non può passare inosservato

A circa dieci giorni di distanza, l’Associazione Olimpia torna a puntare l’accento sulla Festa del Mediterraneo e precisamente sulla serata dell’Amo d’Oro 2011 del 23 Luglio scorso, nel corso della quale sono state premiate alcune personalità della terra calabra che si sono distinte per la loro “intraprendenza mediterranea”. “Non può passare inosservato – ha dichiarato il Presidente Vincenzo Vizzari – la presenza a Bagnara di chi s’impegna quotidianamente e con tutto se stesso al fine di far sbocciare una nuova primavera per la nostra martoriata Calabria: Adriana Musella, da sempre si batte contro il prevaricamento della cultura mafiosa nelle nuove generazioni; Filippo Callipo porta nel mondo la calabresità e continua la sua attività imprenditoriale nella trasparenza e correttezza senza abbassare mai la testa alla criminalità organizzata; Mimmo Calabrò è stato un grande giornalista, figlio della nostra città, sempre al servizio della verità anche quando questa risultava scomoda o problematica; Giuseppe Cormaci si batte da sempre per far decollare il nome di Reggio all’interno del mondo dello sport; la famiglia Criserà valorizza e sostiene la tradizione vinicola del reggino; Mario Caligiuri ricopre rettamente il suo ruolo di assessore alla Cultura”. Ma Vizzari non si ferma solo ai premiati: “Avere la prima visita ufficiale in città – continua – del neopresidente della provincia, Giuseppe Raffa, e dell’assessore alla cultura, Eduardo Lamberti Castronuovo, proprio in occasione della cerimonia dell’Amo d’Oro, sancisce l’importanza del ruolo che ricoprono i premiati per la nostra società. In tutto ciò, Bagnara assume un ruolo strategico e significativo”. Il presidente non si sottrae ad affrontare neanche il tema di una nuova Piazza Musella che, secondo l’impegno preso ufficialmente e pubblicamente dal rappresentante dell’amministrazione comunale presente, il vicesindaco Spoleti, sorgerà a Bagnara: “La proposta d’intitolazione di una piazza all’ing. Musella – continua – ha evidenziato  che la città non dimentica la sua storia e il suo passato. Forti di ciò, l’evento dell’Amo d’Oro, deve lanciare un seme concreto all’interno della società bagnarese affinché l’esempio di questi uomini la sproni a sfruttare l’intraprendenza che la contraddistingue e soffi, finalmente, un nuovo vento di riscatto al fine di far aprire una nuova pagina di storia di un popolo che non ha bisogno dell’aiuto di nessuno perché ha già in sé le capacità per costruirsi da solo il proprio destino”.

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