Durante la serata conclusiva del diciassettesimo Sarajevo Film Festival, l’ospite d’onore, Angelina Jolie, ha ricevuto il premio Honorary Heart per il suo secondo lavoro da regista : In the land of blood and honey. Girato a Budapest nei mesi scorsi, racconta una storia d’amore che ha però come scenario il sanguinolento conflitto della guerra in Bosnia. Il primo lavoro della Jolie risale a quattro anni fà, quando vide la luce il documentario A place in time, con protagonisti Wyclef Jean ed Anne Hathaway, girato tra la Cambogia, il Kosovo e l’India. La Jolie, fiancheggiata dal compagno, futuro marito, Brad Pitt, si è commossa durante la premiazione. La già ambasciatrice ONU, si era recata presso Lampedusa e Malta, alla fine di giugno, per osservare da vicino le condizioni in cui versano gli immigrati nei campi di prima accoglienza, allestiti in gran emergenza per accogliere e dare speranza a chi l’ha quasi persa. La “almost” signora Pitt, ha potuto incontrare all’interno della struttura di contrada Imbriacola, a Lampedusa, più di un centinaio di profughi. È stata poi accompagnata in un’altra struttura, su sua precisa richiesta, per incontrare i bambini ed ascoltare le loro storie. La star internazionale, tra le due più pagate di Hollywood, è da sempre vicina e vigile nei confronti dei problemi che affliggono le fasce più deboli delle popolazioni che gravano in stati di povertà e fame inimmaginabili. La sua stessa famiglia conta ben tre adozioni, e in futuro l’attrice non chiude le porte ad eventuali nuove entrate in casa Pitt. Abbondanza, in questo caso, non fà di certo carestia!
Fausta Canzoneri