Nell’ambito dell’attività di prevenzione e controllo del territorio disposta dal Questore di Reggio Calabria, Dott. Carmelo Casabona, intensificata nel corrente periodo estivo con servizi specifici volti a garantire una maggiore presenza su strada delle FF.OO., nella decorsa notte personale dell’U.P.G.S.P. diretto dal V.Q.A. Dott. Giuseppe Pizzonia e dal Commissario Capo Dott. Giuseppe Giliberti, ha tratto in arresto quattro individui di nazionalità rumena responsabili del reato di tentato omicidio ai danni di un connazionale. Questi i fatti: alle ore 01:30 circa, a seguito di una telefonata al “113” segnalante una donna che invocava aiuto in zona S. Sperato, due equipaggi si portavano immediatamente sul posto constatando la presenza di un uomo riverso sull’asfalto, con un’evidente ferita nella zona toracica (verosimilmente causata da un’arma da taglio) e copiosa perdita di sangue. Gli agenti, dopo aver prestato i primi soccorsi ed avvertito i sanitari del Servizio “118”, raccoglievano le prime notizie utili all’identificazione degli autori del grave fatto delittuoso, apprendendo dalla figlia della vittima., che gli aggressori, armati di coltelli e spranghe in ferro, dopo aver colpito ripetutamente il padre (poi identificato per L.R.) si erano repentinamente allontanati a piedi attraverso una strada secondaria. Le ricerche, avviate nell’immediatezza, davano gli esiti sperati tant’è che, poco distante dal luogo dell’intervento, gli agenti intercettavano e bloccavano tre giovani in procinto di far perdere le proprie tracce, di cui uno ferito al padiglione auricolare sinistro. Sebbene la situazione fosse già di per sé evidente, gli stessi venivano riconosciuti con certezza dalla predetta L.J. come gli autori della feroce aggressione al congiunto. Nel medesimo contesto, si apprendeva peraltro che un quarto aggressore si era rifugiato all’interno della propria abitazione sita poco distante, dove veniva effettivamente rintracciato e bloccato. Lo stesso recava ancora su di sé le tracce tangibili della sua partecipazione all’aggressione: sull’avambraccio destro, infatti, erano ben evidenti alcune macchie di sangue. Venivano così neutralizzati tutti i partecipanti all’aggressione, poi identificati per: B.S., (incensurato); D.D.M (con precedenti penali per furto e detenzione di armi clandestine); H.S. (incensurato); L.L.I. (incensurato), tutti di nazionalità rumena. Recuperate altresì alcune delle vere e proprie armi utilizzate nella circostanza, segnatamente un tubo in ferro di circa un metro e mezzo ed un coltello, quest’ultimo ancora sporco di sangue. Ricostruita anche la dinamica di quanto accaduto, che ha un prologo nella tarda serata di ieri, alle ore 22:00 circa, allorquando la vittima e i suoi aggressori avevano avuto un’accesa discussione per non meglio precisate ragioni nei pressi del bar “ZANZIBAR” di questa Piazza Carmine. Il L., a causa delle ferite riportate, è stato ricoverato presso il reparto di chirurgia toracica degli OO.RR. in prognosi riservata, e sottoposto a intervento chirurgico d’urgenza a seguito di: “VASTA FERITA DA TAGLIO INTERESSANTE LA REGIONE ANTERIORE SUPERIORE DEL TORACE, DALL’ASCELLARE ANTERIORE DX ALL’ASCELLARE ANTERIORE SX, SI APPROFONDISCE FINO AI PIANI COSTALI E MUSCOLARE”. I quattro aggressori sono stati dichiarati in arresto per il reato di tentato omicidio e posti a disposizione dell’A.G., nella persona del Sost. Procuratore dr. Miceli. Si tratta di soggetti già da qualche anno sul territorio nazionale.Tutti hanno riferito di essere impiegati saltuariamente in qualità di muratori.
comunicato stampa – QUESTURA DI REGGIO CALABRIA