È finita la latitanza durata oltre 10 anni di Goran Hadzig, ultimo criminale serbo ad essere ancora libero. A riferirlo è stata la televisione serba B92, e poi il presidente serbo Boris Tadic. Hadzig era accusato di crimini di guerra perpetrati dal 1991 al 1995 durante la secessione di Krajina, dopo la dichiarazione d’indipendenza della Croazia. Il criminale è stato catturato nei pressi del villaggio di Krusedol, a circa 60 chilometri da Belgrado, nella regione montana di Fruska Gora. Il criminale viene indicato come il responsabile numero uno del massacro di Vukovar, quando 264 persone vennero letteralmente prelevate da un ospedale e poi uccise. Anche per lui quindi si prospetta un processo immediato al Tribunale Internazionale dell’Aja, dove in breve tempo si dovrebbero commutare in condanna le accusa contro di lui. Molta soddisfazione fra i leader europei, sottolineando che questi arresti stanno segnando una svolta per superare una fase dolorosa e sanguinosa del paese. Il presidente Tadic ha sottolineato che: «Come con Mladic, sul cui arresto i media hanno intessuto speculazioni gratuite, anche con Hadzic voglio dire ora, prima che escano nuove speculazioni, che noi non sapevamo dove si nascondeva, non abbiamo preparato nulla in anticipo, e il suo arresto è solo il frutto del lavoro del team incaricato di rintracciare e catturare i criminali di guerra. Avevo promesso che avremmo portato a termine questo lavoro, e lo abbiamo fatto, e la Serbia chiude con ciò il capitolo più difficile nella collaborazione con il Tribunale dell’Aja». Dunque anche l’ultimo criminale di quella sanguinosa guerra civile è stato catturato. Adesso non rimane che svoltare pagina completamente, per un paese caduto in contraddizioni mostruose, che ancora oggi segnano la convivenza civile all’interno di esso.
Salvatore Borruto