Scattano da oggi tutte le misure messe in essere dal governo per far rientrare l’Italia nei parametri dettati dall’U.E.. Si comincia col rincaro del bollo sul deposito titoli, il super-bollo per le auto di lusso, cioè quelle che superano i 225kw , tassazione sulle stock option e l’aumento dell’IRAP . Un discorso a se merita l’introduzione di un nuovo ticket sanitario che ancora oggi viene discusso per essere speriamo scongiurato. Per altri “meccanismi” che faranno recuperare soldi allo stato si dovrà aspettare ,come per esempio le tassazioni sulle cosiddette pensioni privilegiate previsto in Agosto. Sarà un crescendo di piccolo ma doverosi ritocchi sino al 2013. Dopo la prova di maturità politica dimostrata dal Parlamento italiano adesso si cerca di far apparire vincitori e vinti nell’attuazione della manovra. Ricordiamo che l’Italia non è ancora una Repubblica Presidenziale per cui sebbene i pareri siano stati fondamentali e la mediazione importante, la legge non va attribuita a Napolitano, ma al governo, così come va dato ampio merito a frange dell’opposizione che hanno promosso nuovi articoli alle legge o ne hanno fatto migliorare alcuni già esistenti. Un’altra nota dolente è, a nostro avviso, l’ipocrisia di alcuni giornali che inizialmente hanno spinto (per essere anch’essi tra i salvatori della patria) verso un veloce iter della manovra fiscale. Mentre oggi invece, “puntano il dito” mettendo in luce i sacrifici che gli italiani dovranno sopportare, quasi che non lo sapessero già prima, quasi come se volessero addossare delle responsabilità, per qualcosa della quale inizialmente avevano condiviso lo spirito. Anzi molte delle stesse testate giornalistiche tramite i propri esperti in economia, invitavano il governo a rimpinguare la manovra…ma rimpinguarla sulle spalle di chi?.. Speriamo che questo clima deontologicamente scorretto muoia con i vecchi politici e con la stampa che li sostiene in qualunque partito essi militino.
fmp