Cinque ragazzi sud coreani, si erano conosciuti su internet, su un sito per appuntamenti. I cinque, tre ragazzi e due ragazze erano uniti da un filo rosso di morte. Infatti tutti i giovani erano interessati a togliersi la vita, e così si sono dati appuntamento per organizzare un suicidio di gruppo. Precedentemente avevano già provato a togliersi la vita, cercando di avvelenarsi con il gas, ma non c’erano riusciti. Questa volta invece il metodo scelto è stato quello di gettarsi da un ponte nelle acque scure di un fiume, e precisamente il ponte sul fiume Bukhan a Gapyeong, a circa 60 chilometri da Seul. I cinque dopo qualche titubanza, si sono buttati giù.
Quattro cittadini sudcoreani sono dispersi, presumibilmente morti dopo un volo di decine di metri nella corrente gelata del fiume in piena. Una ragazza è stata invece salvata, recuperata in extremis cinque. Il racconto è stato fornito dall’investigatore Lee Young-su: «Queste persone si sono incontrate online e già la sera precedente avevano provato a uccidersi con le esalazioni di gas bruciando carbone in una stanza, ma senza riuscirci». Prima di saltare dal ponte, sembra che i cinque abbiano assunto sonniferi.
Non è la prima volta che accadono fatti del genere nel paese orientale. La Sud Corea è uno degli Stati mondiali con il livello più alto di assunzioni di stupefacenti e alcolici a livello giovanile, quindi fatti del genere non sono una novità. Una vera e propria piaga sociale da sconfiggere.
Borruto Salvatore