di Fabrizio Pace – Il Consiglio dei Ministri ha finalmente approvato la tanto chiacchierata manovra fiscale da 47 miliardi di euro per risanare le casse dello stato. Nel 2011 il provvedimento farà incassare 1,5 miliardi ,un leggero ritocco a quanto già previsto , la somma sarà più che triplicata nel 2012 per poi passare a 20 miliardi di euro per i successivi due anni. Insomma 47 miliardi spalmati da ora sino al 2014. Il premier, Silvio Berlusconi, soddisfatto di quanto fatto, auspica che questa riforma venga finalmente condivisa da tutte le forze politiche, come richiede del resto anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. E’ necessario, anzi indispensabile un ulteriore sacrificio di tutti perché il paese si riprenda dalla crisi economica globale. Il nostro Ministro dell’ Economia spiega la necessità della manovra nella missione sia politica che etica che uno stato in quanto tale ha, e cioè il raggiungimento ed il mantenimento del pareggio di bilancio.
Alcuni degli espedienti per far risparmiare soldi al nostro paese saranno: l’ Election Day e cioè l’accorpamento delle elezioni politiche con quelle amministrative, il referendum invece continuerà come prima perchè la nostra Costituzione lo spiega espressamente . Altro provvedimento riguarda un pagamento di imposta forfettario fissato al 5% per le aziende create da imprenditori sotto i 35 anni, che durerà 5 anni. Si potrà devolvere il 5% alla cultura e verrà fatta la riforma anche per Cinecittà.
Verranno, entro l’anno, venduti gli immobili di proprietà dei vari istituti case popolari in accordo con i vari enti locali. Non sarà assolutamente introdotta la odiosa tassa sui SUV. La visita fiscale per i dipendenti pubblici sarà inviata il giorno antecedente. Si cerca così di dare un giro di vite all’assenteismo. La manovra prevede altri provvedimenti definiti dal nostro Ministro Tremonti equi e validi per ottenere il risultato perseguito da sempre in Italia, ma mai raggiunto! Il pareggio del bilancio delle casse dello stato.