Risoluzione storica dell’ONU sui diritti degli omosessuali

20110621-095205.jpgDa Ginevra arriva una notizia davvero ottima per quanto riguarda l’uguaglianza dei diritti umani. Il Consiglio dei diritti dell’uomo dell’Onu ha adottato una risoluzione destinata a promuovere l’eguaglianza degli individui senza distinzioni per le loro preferenze sessuali. La risoluzione ha ottenuto 23 voti a favore, 19 contrari e tre astensioni.

Per arrivare a questo esito c’è stato un accesissimo dibattito all’interno della comunità internazionale. I paesi africani, con a capo quelli islamici, erano contrari ad adottare una risoluzione del genere, perché la propria dottrina religiosa limita moltissimo questo tipo di ragionamento e vedute. Bisogna aggiungere che anche la Russia di Putin ha assunto delle posizioni antitetiche rispetto alla decisione favorevole presa poi a maggioranza (ricordiamo le dure repressioni russe verso gli omosessuali). Il rappresentante del Sudafrica, che ha presentato il testo, cercando di gettare acqua sul fuoco ha voluto ricordare che: «La risoluzione non cerca di imporre certi valori ai paesi, ma di favorire il dialogo».

Il rappresentante del Pakistan, su tutte le furie, ha detto di essere: «seriamente preoccupato da questo tentativo di introdurre all’Onu nozioni che non hanno alcun fondamento legale nella legislazione internazionale dei diritti dell’Uomo». Mentre quello della Nigeria se l’è presa con il Sudafrica accusandolo di avere rotto la tradizione e la filosofia comune dei rappresentanti africani. Per gli Stati Uniti, invece, è stata una grandiosa vittoria dei diritti fondamentali dell’uomo e questa risoluzione entra di diritto nella storia dei diritti fondamentali dell’uomo. Inoltre, approfondendo la lettura della risoluzione, essa chiede uno studio sulle leggi discriminatorie e le violenze contro le persone a causa del loro orientamento e della loro appartenenza sessuale.

Salvatore Borruto

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