Non riesce ad andare oltre gara 5 la formazione di Cantù , che cede il passo e la vittoria dello scudetto, orgogliosamente alla squadra più forte del campionato, la Montepaschi Menssana Siena. La partita non è stata, come ci si attendeva, molto spettacolare, anzi le due squadre sono apparse un molto contratte. E’ stata una gara basata sull’agonismo e sul contatto fisico. Il coach di Cantù, Trinchieri, già ampiamente soddisfatto per l’eccellente campionato disputato dal suo team, ha messo il bastone tra le ruote alla velocissima macchina da canestri di Pianeggiani. Mazzarino e compagni hanno abbassato il ritmo della partita limitando la corazzata di casa ad attacchi contro la difesa schierata e pochissimi contropiedi. I due punti di scarto finali la dicono lunga sull’altalenarsi nel punteggio durante tutti e 4 i quarti. La classe di Kaukenas e l’esperienza di Stonerook, uniti alla voglia di vincere di Zisis e Hairston fanno sì che Siena gestisca in maniera efficace sino alla sirena il piccolo vantaggio accumulato nel finale. In casa Bennet i migliori senza dubbio sono stati Green e Markoishvili.
Fabrizio Pace
