Ammontano a 18.9 miliardi di euro, a gennaio 2011, i finanziamenti bancari destinati all’economia calabrese, con un incremento del 6,6% rispetto allo stesso periodo del 2010. In particolare, i prestiti complessivi al sistema delle imprese hanno raggiunto i 9.4 miliardi di euro e un aumento sul 2010 del 7,7%. “I dati – è scritto in una nota dell’associazione bancaria – sono stati presentati oggi a Reggio, nel corso del convegno “Il credito al Sud verso la Banca del Mezzogiornò, dal presidente di Abi Calabria, Giuseppe Lombardi, che intravede “lievi segnali di miglioramento sul fronte dell’economia reale proprio dalla dinamica sostenuta dei finanziamenti ai settori produttivi in Calabria e nel Mezzogiorno. Nella nostra regione – ha sottolineato Lombardi – non c’é una ‘questione credito’, ma la necessità di conciliare con equilibrio ‘buon credito’ e un comparto industriale in movimento che, tuttavia, ha bisogno di rafforzare la sua dimensione e guardare con più forza ai mercati”. La struttura del sistema bancario regionale vede attive sul territorio, alla fine di settembre 2010, circa 40 banche per un totale di 519 sportelli che servono 184 comuni. Gli Atm (sportelli bancomat) sparsi sul territorio sono 788 unità; i Pos (apparecchiature necessarie per pagare con il Bancomat direttamente nei negozi) 27.628. Nella regione i lavoratori bancari sono l’1,2% del totale nazionale di settore che ha toccato 343.000 unità. I finanziamenti delle banche alle imprese locali (comprese le famiglie produttrici) hanno raggiunto i 9.4 miliardi di euro a gennaio 2011, con un aumento del 7,7% rispetto al 2010; una crescita ben oltre la media del totale prestiti ai settori produttivi del Mezzogiorno (+5,6%). Alle famiglie consumatrici sono andati circa 8.5 miliardi con una crescita annuale del 6,8%. A fronte dell’ampio sostegno a famiglie e imprese, il settore bancario sconta ancora la difficile congiuntura economica sul territorio con il risultato che le sofferenze sono cresciute del 39% a 1,7 miliardi di euro.
Giuseppe Dattola