Industria Ansaldo

ansaldo14\06\2011 – L’ Ansaldo è uno dei nomi più prestigiosi dell’industria italiana. Fondata nel 1853 a Genova, è stata per un lungo periodo una delle più grandi imprese meccaniche italiane, se non la più grande, ed uno dei nuclei principali dello sviluppo tecnico e industriale del Paese. L’Ansaldo ha attraversato da protagonista più di un secolo e mezzo di storia d’Italia, dal Risorgimento alle due Guerre Mondiali fino alla ricostruzione e al miracolo economico degli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso. Alle origini dell’Ansaldo c’è l’iniziativa di Camillo Benso conte di Cavour, il tessitore politico dell’Unità d’Italia, di favorire la fondazione di uno stabilimento meccanico che fosse in grado di fornire macchine e pezzi di ricambio per la linea ferroviaria Torino Genova, la cui costruzione era stata decisa dallo Stato sabaudo nel 1845. Lo stabilimento “storico” di Sampierdarena era stato realizzato, in precedenza, dalla ditta Taylor e Prandi, che poi era stata giudicata inadatta alle esigenze, per cui il Governo affidò nel 1852 ad un gruppo di imprenditori genovesi la gestione dello stabilimento di Sampierdarena. Il gruppo era composto da Raffaele Rubattino, Giacomo Filippo Penco e Carlo Bombrini ai quali si aggiunse, in virtù delle specifiche competenze tecniche, Giovanni Ansaldo. I quattro costituirono una società in accomandita semplice, di cui Ansaldo fu accomandatario. Una fase importante della storia di Ansaldo fu l’ingresso di Ferdinando Maria Perrone nella gestione della società nel 1902, con l’acquisizione di 1/18 del capitale sociale, diventandone il direttore generale. Dopo la morte di F.M. Perrone avvenuta nel 1908, la leadership dell’impresa passò ai figli Mario e Pio. I Perrone orientarono la loro gestione anche verso il settore bancario diventando tra i principali sottoscrittori della Banca Italiana di Sconto e tentando, in seguito, la scalata della Banca Commerciale. L’operazione non andò a buon fine, per cui Ansaldo passò nelle mani di un consorzio di banche coordinate dalla Banca d’Italia che dal 1922 creò una Sezione speciale autonoma del Consorzio sovvenzioni su valori industriali attraverso la quale sostenne l’Ansaldo, evitandone il fallimento. Di fatto, sino al 1925 fu lo Stato che gestì l’Ansaldo; in seguito, il passaggio all’I.R.I. e la nomina ad amministratore delegato di Agostino Rocca. L’Ansaldo passò poi sotto il controllo di Finmeccanica, finanziaria di settore dell’I.R.I. sorta nel 1948, che portò a termine una serie di scorpori e di fusioni che ridefinirono la struttura dell’impresa. Negli ultimi anni, sempre nell’ambito del gruppo Finmeccanica, uno dei pochi grandi gruppi italiani con un profilo multinazionale e con più di 40.000 dipendenti in tutto il mondo, le attività Ansaldo sono state oggetto di riorganizzazione che hanno portato all’attuale suddivisione in Ansaldo energia, di cui fa parte anche Ansaldo nucleare, attiva nel campo della produzione di impianti energetici, Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari, una società leader in Europa nella realizzazione di grandi progetti nel settore del trasporto pubblico ferroviario, Ansaldobreda, nata dalla fusione del ramo d’azienda di Ansaldo trasporti e di Breda costruzioni ferroviarie, che si occupa della produzione di treni, locomotori, tram e Ansaldo ricerche, che si occupa di ricerca nel campo dell’elettronica e nella generazione avanzata di energia, ad esempio le celle a combustibile o la fusione nucleare. Ansaldobreda è un gruppo industriale che interessa da vicino la città di Reggio Calabria, in quanto attualmente gestisce lo stabilimento industriale ferroviario sorto agli inizi degli anni ’60 come O.ME.CA., Officine Meccaniche Calabresi, sito alla testata Sud del Viale Aldo Moro, in località Torre Lupo.

Prof. Giuseppe Cantarella

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