La notizia ha davvero dell’incredibile. In una base dell’esercito russo, precisamente la base militare sul Pacifico di Vladivostok, migliaia di scatolette di cibo per cani sono state modificate nelle etichette facendo passare per manzo, destinato al consumo umano, della carne in scatola per cani. A denunciare il tutto con un video su Youtube è stato l’ormai ex maggiore dell’esercito russo, Igor Matveyev. La carne sarebbe stata servita nelle mense della caserma ai militari ignari di tutta la situazione. Secondo l’ex maggiore non è la prima volta che lo stato maggiore dell’esercito russo creca di “tagliare” sulle spese destinate ai militari. Non è la prima volta che Matveyev denuncia gli abusi e la corruzione delle forze armate russe. Già nel 2003 aveva aiutato un giornalista a rivelare al pubblico il “mercato degli schiavi” organizzato da alcuni ufficiali militari a Khabarovsk, città dell’estremo oriente russo. I comandanti costringevano i soldati a lavorare gratis come manodopera in diverse aziende locali, mentre loro si mettevano in tasca il salario. L’ex maggiore ha pubblicato sul web altri due filmati: nel primo ha raccontato che nella base di Vladivostok hanno lavorato per un mese e mezzo immigrati clandestini cinesi e coreani, mentre nel secondo, dopo aver denunciato la corruzione diffusa all’interno delle forze armate, ha chiesto pubblicamente l’intervento di Putin e Medvedev. Proprio per questo aveva perso il posto di lavoro e in un primo tempo, sotto pressione del Consiglio d’Europa, era stato integrato, ma dopo quest’ennesima rivelazione è stato cacciato definitivamente.
Durante il filmato di denuncia si può udire una voce fuori campo che recita le seguenti parole: «È il 19 aprile 2011. Ieri abbiamo scoperto che le nostre scatolette di carne di manzo sono state rimpiazzate da cibo per cani». Durante il filmato, Matveyev strappa l’etichetta superficiale delle scatolette, facendo vedere l’originale sotto, che fa capire di che cibo si tratti in realtà: cibo in scatola per cani. Questi fatti mettono in risalto l’enorme corruzione che si annida in tutta la società russa. Se anche l’esercito cade in queste pratiche, non vogliamo nemmeno pensare di cosa possa essere capace l’intera società orientale. Anni e anni di crisi economica, di ricchezza in mano a pochi oligarchi, hanno portato tutti a vendersi per qualche spicciolo, anche solamente per pagare l’affitto, oppure riuscire a comprare semplicemente il pane. La società russa, dopo gli anni di dittatura comunista, non è riuscita a sviluppare un sistema occidentale degno di tale nome, e questi eventi non fanno che evidenziare queste dinamiche sociologiche.
Salvatore Borruto