Tutto pronto all’Aja per l’arrivo del criminale di guerra serbo Ratko Mladic. L’ormai 65 enne capo dei militari serbi, all’epoca della guerra civile nell’ex Jugoslavia, è arrivato in Olanda ed è stato subito trasportato nel carcere di detenzione in attesa dell’inizio del processo a suo carico. La struttura che ospiterà Mladic è il Tpi, allestito nel compound di una prigione olandese nella zona di Scheveningen, all’Aja. Nel centro di detenzione provvisorio si trovano 36 carcerati, tra questi l’ex leader politico dei serbi di Bosnia, Radovan Karadzic. Tutti sono alloggiati in una cella singola di circa 15 metri quadri, con un letto, degli scaffali, un lavandino, toilette e citofono. Tutti gli “ospiti” della struttura possono circolare liberamente all’interno. In base al regolamento del tribunale internazionale, Mladic dovrà comparire all’udienza preliminare in maniera tempestiva, anche se non è indicata la data e il giorno preciso. Prendendo ad esame il caso dell’altro criminale di guerra Karadzic, dopo l’arrivo al Tpi, passarono appena tre giorni fino all’udienza preliminare. Mladic è accusato di crimini contro l’umanità ed ha la facoltà di dichiararsi colpevole o innocente davanti ai tre giudici che si occuperanno del suo caso. I tre giudici sono: l’olandese Alphons Orie, 63 anni e al Tpi dal 2001, il tedesco Christoph Fluegge, 63 anni, membro del tribunale dal 2008 e il sudafricano Bakone Moloto, 66 anni, al Tpi dal 2005. Nel caso in cui l’imputato si dichiarasse colpevole, il processo non continuerà e si pronuncerà solamente sulla pena da dare a Mladic. La fase preparatoria del processo potrebbe durare da alcuni mesi fino ad un massimo di un anno, e durante questo periodo la difesa prende conoscenza degli elementi di prova raccolti dall’accusa.
Salvatore Borruto