Fondi in Calabria

La Regione Calabria beneficerà di quasi nove milioni di euro, rientrati nell’ambito del Fondo di non autosufficienza che il Governo, con la legge finanziaria del 2011, aveva completamente azzerato. Il recupero di una parte delle somme è anche merito dell’assessore regionale al Lavoro e alle Politiche sociali Francescantonio Stillitani, il quale in più occasioni aveva cercato di premere sul Governo, mettendo in evidenza come il taglio del Fondo avrebbe provocato un netto calo della qualità dei servizi di assistenza ai disabili e ai soggetti affetti da gravi malattie mentali. Per il 2009 ed il 2010 alla Regione erano stati affidati quasi 30 milioni di euro, attualmente in fase di assegnazione. Quest’anno, prosegue la nota, “il Fondo sembrava dover scomparire a causa delle sforbiciate imposte dal documento di programmazione finanziaria. L’assessore Stllitani, invece, assieme ai suoi colleghi delle altre Regioni, si è fatto promotore di una serie di azioni davanti al Governo nazionale tese ad ottenere la restituzione di almeno una parte delle risorse”. La conferma della volontà del Governo di ripristinare il fondo di non autosufficienza, sia pure in forma ridotta, è avvenuta durante l’incontro in Commissione politiche sociali, presieduta dal delegato ligure Lorena Rambaudi, che si è tenuta a Roma, nel corso della quale si è discusso sia della riapertura del fondo e sia delle somme da assegnare ad ogni Regione. Per la Calabria sono in tutto nove i milioni di euro che l’assessore Stillitani è riuscito a recuperare a sostegno delle persone non autosufficienti. “Un tassello importante – ha spiegato Stillitani – che permetterà all’assessorato alla Politiche sociali di programmare e mantenere attivi i servizi di base rivolti ai soggetti non autosufficienti, i quali con la legge finanziare del 2011 rischiavano di rimanere senza assistenza. L’obiettivo era quello ottenere la riapertura del Fondo, che rappresenta senza dubbio uno strumento importantissimo in ambito regionale per il mantenimento delle categorie svantaggiate e non autosufficienti. Il governo delle risorse sarà attuato controllandone la corretta ed uniforme redistribuzione su tutto il territorio Calabrese”. In particolare, le risorse verranno destinate alla creazione ed al rafforzamento di Punti unici di accesso, per misure finalizzate all’inclusione sociale della persona non autosufficiente, per l’attivazione e il perfezionamento dei servizi di assistenza domiciliare di tipo socio-assistenziale ad integrazione delle prestazioni socio sanitarie attuate dai servizi di assistenza domiciliare. Particolare importanza verrà dedicata ai disabili che potranno beneficiare di un rafforzamento dei servizi di assistenza domiciliare anche ai pazienti tuttora privi di sostegno famigliare presso la propria abitazione. La Regione, è scritto nella nota, “sta vivendo un processo di riforma del settore delle politiche sociali, che vede l’assessorato alle Politiche sociali al centro di una fitta rete costituita da Enti pubblici (Comuni, Provincie e Asp) e privati (associazionismo senza fini di lucro, cooperative sociali, Onlus e fondazioni). L’imponente mole di lavoro ha comportato una serie di profonde trasformazioni nel modo di gestire e concepire i servizi. Il governo delle Politiche sociali è stato restituito alle comunità locali, raggruppati in distretti sociosanitari. Il nuovo assetto territoriale e organizzativo opera una vera e propria rivoluzione nelle comunità locali, a cui la Regione Calabria ha cercato di far fronte con una serie di sperimentazioni che hanno anticipato l’attuazione per valutarne l’impatto nel territorio”. “Sappiano quanto tutto ciò sia difficile – ha detto ancora Stillitani – e proprio per far fronte ai problemi burocratici derivanti dal nuovo assetto, la Regione resta a disposizione per affiancare i comuni nella gestione delle risorse”.
Giuseppe Dattola

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