L’industria Edison

Dunque, come preannunciato la scorsa settimana in occasione della presentazione di questa nuova rubrica durante la quale cercheremo di passare in rassegna la storia dell’industrializzazione italiana a cavallo fra l’Ottocento ed il Novecento, riteniamo giusto cominciare questa carrellata da Edison. Il periodo fra l’Ottocento ed il Novecento è denominato come la Seconda Rivoluzione Industriale, caratterizzata da importanti progressi nel settore dell’elettricità, fra cui ricordiamo il contributo di Galileo Ferraris che concepì il motore elettrico per la produzione di corrente alternata; ed il contributo di Angelo Omodeo nella realizzazione di impianti idroelettrici. In Italia, infatti, la scarsità di carbone ha portato all’utilizzazione dei fiumi delle Alpi quale fonte di energia, denominata “carbone bianco”. Il sistema è abbastanza semplice: la costruzione di una diga sbarra il corso di un fiume determinando la formazione di un lago artificiale, da cui l’acqua viene fatta defluire in una condotta forzata, dove l’energia potenziale si trasforma in energia cinetica alimentando una turbina ed, infine, un alternatore. L’industria Edison, invece, è passata alla storia per avere realizzato nel 1883 la prima centrale termoelettrica d’Europa. La storia di Edison si intreccia strettamente con la vicenda personale del fondatore, l’ingegnere milanese Giuseppe Colombo il quale aveva fondato nel 1881, a Milano, con il contributo di alcune banche, il Comitato Promotore per l’Applicazione dell’Energia Elettrica in Italia. La centrale termoelettrica verrà realizzata nei locali del vecchio teatro di Santa Radegonda, a Milano: l’8 Marzo del 1883 la centrale comincia a funzionare, e la notte di Santo Stefano di quello stesso anno, in occasione della prima dell’opera di Ponchielli “La Gioconda” , 2.880 lampade ad incandescenza illuminano il Teatro alla Scala di Milano. E’ un successo enorme. Nel 1884 viene costituita la “Società Generale Italiana di Elettricità Sistema Edison”, che l’anno seguente realizzerà l’impianto di illuminazione della città di Milano. Nel 1893 Edison avvia nel capoluogo lombardo un servizio tramviario, sulla direttrice Piazza Duomo – Corso Sempione. La crescita di Edison sarà impressionante: nel 1962 lo Stato italiano provvede alla nazionalizzazione della produzione dell’energia elettrica, con la costituzione di ENEL: bene, alla vigilia di questo provvedimento Edison produceva oltre 12 miliardi di Kwh, di cui circa 9 miliardi di origine idroelettrica. Con la somma incassata dalla nazionalizzazione, Edison completa il processo di diversificazione industriale già in atto ed acquisisce nel 1966 Montecatini, il maggiore gruppo chimico italiano, attraverso una fusione per incorporazione, assumendo la nuova denominazione di Montedison.

Prof. Giuseppe Cantarella

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