Reggio Calabria – Si è svolta presso la sede di Azienda Calabria Lavoro, l’incontro promosso dal Commissario Pasquale Melissari e l’Associazione dei Comuni “Vibo Vale”, finalizzato alla presentazione delle linee guida di azioni comuni e progettualità per lo sviluppo del territorio vibonese. Un incontro cui ha preso parte l’Assessore al Lavoro della Regione, Francescantonio Stillitani, il Sindaco di Vibo Valentia Nicola D’Agostino, l’Assessore Nicolino La Gamba e i sindaci rappresentanti dei sedici comuni, facenti parte l’Associazione Vibovale (Francesco Prestia di Briatico, Nicola Altieri di Cessaniti, Antonio Suppa di Francica, Vincenzo Pizzuto di Filandari, Nazzareno Fialà di Ionadi, Vincenzo Varone di Mileto, Domenico Borello di San Costantino Calabro, Michele Pannia di S. Gregorio D’Ippona, Concetto Rodà di S.Onofrio, Saverio Franzè di Stefanaconi, Pasquale Landro di Zambrone, Pasquale Caparra di Zaccanopoli, Francesco Galati di Zungri e il Commisario Prefettizio di Pizzo Calabro Sabrina Pane).
L’Assessore Francescantonio Stillitani sostiene che :”Quando è partita l’idea dell’associazione dei Comuni, ho ritenuto che fosse un’esperienza anomala a livello di governance territoriale, poiché il concetto di dover associare funzione e servizi è un discorso obbligatorio per legge e non solo di mera utilità. Per la gestione dei servizi esiste una norma ad hoc, che prevede incentivi alle varie aggregazioni, presenti in Italia e più nello specifico in Calabria, in cui raggiungono quota dieci. Ciò che però ho ritrovato di diverso nell’Associazione dei Comuni ViboVale, si configura nella presenza di un Comune Capoluogo, Vibo Valentia, nel numero dei sindaci partecipanti e nella ampiezza del territorio coinvolto. La mia idea per l’associazione dei Comuni è quella di costituire un hinterland vibonese, che si identifichi come una Grande Vibo. Concettualmente e politicamente significa che, “la grande Vibo” potrebbe ragionare come un unico fulcro di interessi comuni, riuscendo ad avere un’ incidenza apprezzabile sulle scelte e gli indirizzi regionali, riunendo allo stato a raggruppare circa il 50% dell’intero territorio Provinciale. In quest’ottica, si inserisce la funzione dell’Assessorato al Lavoro e di Azienda Calabria Lavoro, che hanno immaginato la definizione di un progetto pilota finalizzato alla realizzazione di un polo occupazionale. Sinora le politiche del lavoro messe in campo come assessorato, sono stati interventi c.d. “a pioggia” generalizzati sul territorio, senza fare scelte di sviluppo locale, che in realtà corrisponderebbero all’ipotesi di sviluppo di un determinato tipo di professionalità adeguato alle esigenze del territorio. Di fatto, con l’Associazione dei Comuni ViboVale, pensiamo di partire con qualcosa di originale, mettendo a punto un progetto pilota, in via sperimentale e piani locali del lavoro che prevedono: individuazione all’interno delle aree scelte, di settori da incentivare a discapito di altri. Se il discorso si circoscrive alle attività del Dipartimento 10, potremmo prevedere – agevolazioni alle imprese che si impegnino a trasformare i rapporti di lavoro da tempo determinato a indeterminato o da part time a full time – erogazione di contributi alle imprese che assumeranno dipendenti per più anni – incentivi sull’apprendistato artigianale e la possibilità di permettere a figli e parenti dell’artigiano di proseguire l’attività.
Parliamo di un Piano in cui verranno inserite sia linee di sostegno a favore della creazione di nuovi posti di lavoro sia di supporto allo start up di nuove attività imprenditoriali. Tutte le azioni saranno pianificate in una prospettiva futura di sviluppo del territorio che preveda anche, nel Piano del Progetto pilota per la Grande Vibo, l’inclusione sociale per immigrati con regolare permesso di soggiorno.
La politica si assumerebbe la responsabilità della scelta di quali sono le attività che meritano di essere agevolate e finanziate a discapito di altre. L’associazione dei comuni potrebbe diventare il territorio su cui sperimentare il progetto pilota, che includerebbe, incentivi occupazionali in determinati settori di sviluppo appositamente individuati, potenziati ed incentivati, sempre in vista di ciò che risulterà di maggiore impatto produttivo in termini di sviluppo locale. Se il progetto del Polo occupazionale risulterà un’esperienza positiva potrà divenire un esempio di “best practice” da clonare e riproporre in altre realtà locali. La sperimentazione partirà dalla Grande Vibo. E’ naturale che per la realizzazione di un progetto così ambizioso occorre reperire risorse significative e necessiterà anche del coinvolgimento di alcune parti sociali, oltre l’associazione dei Comuni, anche delle sigle sindacali. Il polo occupazionale potrebbe essere uno dei primi risultati concreti e tangibili che l’associazione dei Comuni Vibo Vale ottiene ed in breve tempo.
Il Commissario di Azienda Calabria, Pasquale Melissari, ha inteso fare un ulteriore passo in avanti. “Come ente Regionale, abbiamo raccolto tutti i dati occupazionali dei Comuni che fanno parte dell’Associazione e che ci permettono di delineare un primo quadro dal quale partire per la scelta delle aree di intervento e dei settori da privilegiare. Il territorio della Grande Vibo, si trasforma , in un distretto locale, nel quale interverremo avviando work experience, tirocini presso i Comuni ed incentivi alle aziende. Per fare questo, è fondamentale avere un Piano di lavoro per come indicato dall’Assessore Stillitani. E’ utile ricordare che quando si parla di grande Vibo si parla di quella Calabria positiva, che si muove e che oggi abbiamo il piacere di ospitare nella nostra sede. Le azioni che stiamo ponendo in essere sono tutte volte a far emergere l’appartenenza calabrese, è questa la maglia che tutti dovremmo vestire”.
Soddisfazione è stata espressa da tutti i sindaci presenti che hanno condiviso quanto affermato dai colleghi Varone, Fialà, Franzè e che hanno auspicato la realizzazione di opere concrete indipendentemente dal “colore” di appartenenza, grazie alla volontà del fare, spinti solo da un comune interesse, senza pensare all’associazione come mezzo per il raggiungimento di obiettivi di sviluppo individuali. A rafforzare l’importanza dell’incontro e della presentazione del Progetto pilota anche i sindaci Pannia e Suppa, che hanno pienamente condiviso le linee di pensiero dell’Assessore Stillitani e del Commissario Melissari. Il Sindaco di Vibo Valentia si è unito alle altre voci, volgendo un augurio alla nuova esperienza che si andrà a realizzare e ringraziando tutti gli attori coinvolti.
Per l’assessore agli Affari Istituzionali, Nicolino La Gamba, Vibovale nasce da un’idea, pensata con il sindaco di S. Gregorio, Pannia, ed estesa agli altri Comuni, tutti convinti che sia l’unione a fare la forza. Ogni singola Amministrazione ha i medesimi problemi e dei punti di forza convergenti, unirsi per delineare una strada comune è certamente un percorso vincente. L’intento dei sedici comuni associati in Vibovale è quello di far maturare il territorio all’unisono e far capire che non vi è progresso senza collaborazione. Auspichiamo che l’incontro di oggi rappresenti il primo passo per la realizzazione di cambiamenti tangibili soprattutto per le nuove generazioni.