Giunto alla sua settima edizione, il Reggio Calabria FilmFest quest’anno si propone in un formato “smart”, articolato in sole due giornate ma ricco egualmente di ospiti prestigiosi – interpreti, registi e musicisti di rilievo del nostro Cinema italiano – che, come sempre, si racconteranno in pubblico e parleranno del loro lavoro durante le serate, anche attraverso spezzoni e momenti della loro filmografia, nonché introducendo la selezione di lungometraggi in programma.
L’RCFF ha sempre dato ampio spazio alla commedia italiana in tutte le sue variazioni e sfumature; anche in questa edizione il cinema comico avrà il suo spazio e la presenza di due interpreti della farsa cinematografica popolare come Andrea Roncato ed Enzo Salvi (di cui sarà proiettato Una cella in due per la regia di Nicola Barnaba), offrirà il pretesto per un confronto e una riflessione storicizzata tra la comicità degli anni ’80 e quella attuale.
Ma in questa edizione abbiamo deciso invece di concentrarci maggiormente su altre forme e generi filmici, parlando di documentario e di contaminazione tra fiction e non-fiction con registi come Giancarlo Scarchilli, che riproporrà il suo ritratto di Vittorio Gassman, e Giuseppe Gagliardi, autore di Tatanka, tratto da un’inchiesta giornalistica di Roberto Saviano e avendo come ospiti sul palco del Teatro Cilea interpreti come Sebastiano Somma, Gianmarco Tognazzi, Anita Caprioli, Kim Rossi Stuart e Silvio Orlando.
Rossi Stuart – che ha debuttato nella regia qualche anno fa con un film denso di grazia a sensibilità come Anche Libero va bene – è uno dei protagonisti del nostro cinema: Le chiavi di casa, Romanzo criminale e Vallanzasca – Gli angeli del male, che sarà proiettato qui al Festival, sono solo alcuni dei lungometraggi in cui ha dimostrato il suo grande talento attoriale. A lui sarà attribuito il premio intitolato a Raf Vallone. Sarebbe altresì riduttivo definire “comico” Silvio Orlando, attore che ha alle spalle oltre 25 anni di carriera: e, non a caso, abbiamo deciso di concludere la seconda serata con la proiezione de Il papà di Giovanna di Avati, dove l’attore napoletano – premiato a Venezia con la Coppa Volpi – dimostra la sua grande verve drammatica, secondo la più pura tradizione teatrale e cinematografica italiana (e partenopea in primis), che vede nella maschera tragicomica la perfetta fusione tra rappresentazione del reale da un lato, e codificazione del genere dall’altro.
Spazio infine anche alla musica con la presenza di Peppe Voltarelli, musicista calabrese, già fondatore del Parto delle nuvole pesanti, ora solista e impegnato sul fronte del cinema proprio grazie al sodalizio con Gagliardi con cui ha realizzato La vera leggenda di Tony Vilar scrivendo poi la colonna sonora di Tatanka.
Nell’augurarvi una buona visione e partecipazione, vi aspettiamo fin d’ora all’edizione del 2012 del RCFF che ritornerà alla versione espansa in più giornate e sarà articolata in diverse sezioni, con l’obiettivo di arricchire l’offerta, moltiplicare le occasioni di riflessione anche critica sul cinema italiano, rivolgendosi ad un pubblico sempre più numeroso e variegato.
Bruno Di Marino