Gli italiani chiamati alle urne voteranno nuovamente per il centro-destra o per il centro-sinistra? E’ la risposta a questa domanda a muovere i politici in questi giorni a esprimere gli ultimi sforzi per convincere gli elettori nell’esprimere il voto in proprio favore. Essenzialmente l’asse del centro sinistra è convinto di vincere a Milano ed a Napoli (città nelle quali ha candidato esponenti estremisti) e si sta occupando esclusivamente di gestire questo vantaggio. La speranza è quella che, una volta vinte le elezioni amministrative nelle città importanti rimaste, il governo capisca di non essere più in grado di esprimere il suo potere e decida quindi per sciogliersi prima della fine del mandato, che si esaurirebbe normalmente tra 2 anni. Il centro-destra sta invece puntando a recuperare il terreno perso sopratutto a Milano che è la sua città simbolo. Il premier ,impegnato nella campagna elettorale di Letizia Moratti, non smette di appellarsi al buon senso degli italiani, invitando espressamente a non votare il candidato del centro-sinistra. Berlusconi non riesce a immaginare Milano governata da un ex-estremista della sinistra che nel suo programma ha inserito la creazioni di una grande moschea al centro della città e la possibilità di dare il voto agli immigrati nonché le case popolari ai rom con anche la possibilità di auto-costruzione. La città che dovrebbe rappresentare il fiore all’occhiello dell’economia italiana ne risulterebbe estremamente danneggiata, proprio in questo momento, che vede avvicinarsi l’expo internazionale, che la renderà visibile agli occhi del mondo intero. Insomma il clima rimane rovente nonostante l’invito del Presidente delle Repubblica ad abbassare i toni dello scontro politico poiché gli estremismi possono solo nuocere alla crescita di un paese democratico.
Fabrizio Pace