Scudetto doveva essere e Scudetto è stato. Per una stagione, il Milan decide di puntare esclusivamente sulla conquista del titolo italiano tanto da trascurare la sua vocazione europea. Infatti, tutta la campagna acquista orchestrata da Galliani è stata rivolta alla costruzione di un organico che potesse strappare dalle maglie dei cugini interisti la coccarda tricolore. E’ stato scelto come allenatore Massimiliano Allegri, giovane emergente ma con già alle spalle alcune esperienze importanti anche nella massima serie; è stato fatto un grosso sforzo economico per assicurarsi il signor degli Scudetti, quello Zlatan Ibrahimovic che ha trionfato negli ultimi otto tornei nazionali in cui è stato protagonista con quattro squadre differenti. E’ arrivato Robinho come polizza d’assicurazione agli infortuni di Pato ed è stato rinforzato il centrocampo con l’arrivo di Boateng. Yepes e Sokratis hanno completato una rosa che ha deciso di fare a meno della stella Ronaldhino dato che lo staff tecnico rossonero ha capito con la sconfitta di Cesena nella seconda giornata di campionato che il tridente sognato da Silvio Berlusconi non avrebbe dato alla squadra l’equilibrio sperato, quindi, spazio a due punte ed a un trequartista dalla grande forza fisica come si è rivelato proprio Boateng. Centrocampo a tre di muscoli e cervello con l’eterno Seedorf, GAttuso e, da gennaio, VAn Bommel con Flamini valido sostituto; di contro, si è registrato l’accantonamento di Pirlo ed Ambrosini, il cui rinnovo di entrambi è ancora in forte dubbio. In difesa, ha spadroneggiato Thiago Silva che, assieme a Nesta, ha formato la coppia di centrali più forte del campionato. Abate ha imperversato sulla fascia destra mentre, a sinistra, Zambrotta ed Antonimi si sono divisi i compiti con diligenza senza però mai arrivare all’eccellenza ed, infatti, per la prossima stagione, il Milan ha già prenotato l’emergente esterno basso Taiwo del Marsiglia. Infine, Abbiati mette in archivio la migliore stagione della sua carriera. . Anche a Gennaio, la società rossonera si è mossa in funzione dei suoi impegni nazionali, infatti gli arrivi di VAn Bommell e Cassano, due atleti che non avrebbero potuto giocare in Europa, non hanno fatto altro che confermare la volontà di tornare sul trono d’Italia dopo sette anni mentre la Champions svaniva a Febbraio dopo l’eliminazione da parte del Totthenam. La compagine di Allegri parte con qualche alto e basso ma si prende presto la vetta e la mantiene fino alla fine nonostante la grande rimonta dell’Inter del discusso ex Leonardo e qualche tentativo d’aggangio da parte del Napoli rivelazione. Il derby di inizio Aprile vede il vantaggio dei rossoneri assottigliato a soli due punti ma ecco che esce fuori l’orgoglio di una squadra capace di rifilare una sonora lezione ai nerazzurri che non riescono più a riprendersi. Il tutto con Ibrahimovicc squalificato per sette giornate negli ultimi tre mesi. Dopo aver disputato un girone d’andata superbo, l’ex asso della Juve mostra segni di nervosismo e rischia di rovinare la grande stagione del Milan che, comunque, riesce a sopperire alle sue bizze grazie al rendimento di PAto che, nonostante gli infortuni, tiene una media realizzativi straordinaria confermandosi come possibile fuoriclasse del futuro e bandiera di questa squadra anche perché non è passata inosservata la sua love story con Barbara Berlusconi, figlia del Cavaliere e nuova dirigente rossonera. Ha vinto dunque chi ha meritato di più questo scudetto ed ha vinto una squadra che ha unito forza fisica e tecnica. Adesso, l’obiettivo è quello di tornare grandi in Europa e ci si aspetta qualche grande colpo nel prossimo mercato il cui sogno già dichiarato proviene dal Brasile ed ha già un nome…anzi un soprannome…Ganso, da tutti definito il prossimo Pelè…
Giuseppe Dattola