Com’era già stato predetto qualche mese fa, Berlusconi ha aggiunto otto sottosegretari alla squadra di Governo. Per l’esattezza Luca Bellotti al Welfare, Daniela Melchiorre allo Sviluppo Economico, Aurelio Misiti alle Infrastrutture, Antonio Gentile all’Ambiente, Roberto Rosso all’Agricoltura, Catia Polidori e Bruno Cesario all’Economia ed infine Riccardo Villari ai Beni Culturali . Un nono viceministro potrebbe essere Giampiero Catone. Il piccolo rimpasto di governo è stato necessario per colmare le lacune dei posti lasciati vacanti per uscita dalla coalizione di governo degli uomini di Gianfranco Fini, riunitisi nel FLI e passati formalmente all’opposizione. Una maggioranza più forte si presenta oggi al paese, sicura di poter realizzare quelle parti del programma elettorale che fino ad oggi sono rimaste incompiute a causa dei precedenti veti degli uomini di Gianfranco Fini. Quanto detto è la sintesi politica del periodo in cui il Cavaliere e il Presidente della Camera governavano il PDL, riferita dallo stesso Berlusconi in diverse interviste. Il premier ha anche dichiarato che si avranno ulteriori nomine di sottosegretari per rimpinguare la squadra di governo poiché si intende procedere nelle riforme a ritmo serrato ed alcuni potrebbero assentarsi dall’aula. Elevando il numero dei componenti dell’esecutivo, questo rischio verrebbe fugato e non si avrebbero più intoppi. Il cavaliere è apparso molto deciso riguardo l’attuazione delle riforme in programma e riguardo l’attuazione del decreto legge sullo sviluppo economico, così come è apparso altrettanto sicuro nel designare Giulio Tremonti, attuale ministro dell’Economia come suo possibile successore Capo di Governo.