Nel giorno della Domenica delle Palme, nel cuore dell’area grecanica, Bova diviene scenario di antichi e rinnovati riti religiosi e sincretici. Alla processione cristiana, si coniuga la processione delle “pupazze”, rito tramandato nei secoli che attinge direttamente alle origini dei culti perpetrati in questi luoghi. Da qui, la rilettura in chiave contemporanea del sincretismo come processo generato dalle evoluzioni storico-religiose.
Parallelamente , in una situazione originale, rispetto ai più consolidati e consueti luoghi dell’arte, si sviluppa una mostra d’arte contemporanea dal titolo “Teosofie Post Shock”.
Organizzata da Technè contemporaryart con la collaborazione del comune di Bova, l’evento si sviluppa in due sedi inusuali; la casa galleria di via Rozzolino e il rudere Fleming.
In occasione della giornata del FAI, già nel 2010, la galleria Technè propose una mostra collettiva in questi luoghi con un successo che spera di replicare.
L’appuntamento previeu è sabato 16 aprile ore 18.00 presso casa di Via Rozzolino (zona Cattedrale) . Domenica 17 aprile invece la mostra è aperta ai visitatori dalle ore 10.00 fino al crepuscolo.
La mostra rimarrà aperta e sarà visitabile solo la Domenica delle Palme.
Espongono: Giuseppe Bonaccorso, Ninni Donato, Salvatore Lumia, Maria Teresa Oliva, Pietro Pan, Angela Pellicanò, Francesco Scialò.
TEOSOFIE – POST SHOCK (mostra d’arte contemporanea) , si colloca in questo scenario come possibilità ultima di comprendere gli avvenimenti religiosi e le reazioni di adattamento, dal punto di vista “basso” ovvero, l’umano che consola se stesso attraverso la costruzione di “situazioni” intellegibili. L’immanente traduce il trascendente e la risposta è la conseguente “visione” oggettiva delle cose. Una sorta di zavorra necessaria che trasporta il divino verso l’umano. Così come fece Caravaggio con la sua Pittura, così come fa Pasolini nel suo” Vangelo secondo Matteo”. La scelta di essere “sapienti” dopo aver vissuto la pressione della volta celeste, crea uno schiacciamento delle vertebre, anelli verticali e sensibili che inchiodano alla terra madre. Vertebre simboliche, addizionate agli arti a formare un ”segno” imprescindibile, a segnare un percorso orizzontale e verticale. Peso e volume, forma e sua astrazione. Ecco che il linguaggio artistico entra nella sua dimensione spirituale. Questa mostra si sviluppa secondo due modelli formali e compositivi e con due necessità di confronto tematico. Dialettica orizzontale ed estetica verticale. Ne consegue un sottotesto giocato attraverso linguaggi contemporanei e sul superamento degli stessi. Alla coerenza consegue il suo superamento. La reazione ultima è dunque data dal “post shock”, il tempo del riorientamento, Superare il pericolo di essere travolti dagli stimoli inaspettati e non più precipitare nel nulla. Riorientamento come esperienza sensoriale, come processo di sperimentazione…permanenza di nuovi significati.
L’evento è organizzato dalla Galleria Technè contemporaryart di Reggio Calabria.